La madre sacra e la madre profana
Stabat Mater – Oratorio per voce sola di Antonio Tarantino
regia di Giuseppe Marini con Maria Paiato
al Piccolo Eliseo di Roma fino all’11 marzo
°°°°
Maria, una donna dall’aspetto volgare aspetta un uomo, Giovanni e durante l’attesa comincia a raccontare la sua storia soffermandosi su particolari a sfondo sessuale. Parla anche del figlio, di come l’abbia tirato su a simmenthal e nutella e dei sacrifici che ha fatto, perché quando si è poveri è una sfortuna anche essere intelligenti.
E’solo quasi a metà spettacolo che ci si rende conto che la storia della protagonista ricorda quella di un’omonima più famosa. Stabat Mater infatti è la preghiera del XIII secolo, attribuita a Jacopone da Todi, che descrive la sofferenza di Maria durante la crocifissione di Gesù.
La protagonista della pièce è una madre del dolore contemporaneo, nata nelle periferie e priva di speranza tranne quella legata all’esistenza del figlio; il quale, sempre avido di sapere, ad un certo punto comincia a leggere libri proibiti (non i giornaletti porno che gli vieta la madre) e a frequentare una certa Maddalena, che lo porta ad unirsi a una banda terrorista.
Maria è un’ex prostituta, una donna che ha sempre lottato nella vita per guadagnarsi il suo angolo di mondo. Ha una relazione con Giovanni, un uomo sposato con una donna che lei descrive con astio obesa e puzzolente come una forma di gorgonzola. Cerca di convincersi che Giovanni non abbia mai lasciato la moglie e non abbia riconosciuto il loro figlio perché costretto dai parenti, ma è una bugia alla quale non sembra credere nemmeno lei.
Maria Paiato, sempre dentro al personaggio, fa un lavoro straordinario considerando che si tratta di un monologo serrato che non consente nemmeno un minuto di tregua. La scelta registica di cambiare continuamente voce e dialetti crea un dinamismo scenico oltre che drammaturgico, coadiuvato dall’originale scenografia di Alessandro Chiti.
Stabat Mater in scena fino all’11 marzo al Piccolo Eliseo, è una preziosa occasione per assistere all’opera di uno dei più talentuosi (misconosciuti) autori italiani quale è Antonio Tarantino.