Telesaudadaismo
UN “VENERDÌ DI PROSA” A COSENZA A CURA DI UGO G. CARUSO.
IL QUINTO APPUNTAMENTO ANNUALE SUL TEATRO IN TV CON “L’AFFARE KUBINSKI” DI LADISLAO FODOR E LADISLAO LAKATOS, DIVERTENTE E PARADOSSALE COMMEDIA DI AMBIENTAZIONE MITTELEUROPEA DIRETTA NEL 1967 DA GIUSEPPE DE MARTINO ED INTERPRETATA DA PAOLO FERRARI, GIULIANA LOJODICE, GIANNI BONAGURA E FRANCESCO MULÈ
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Un altro ghiotto appuntamento per gli amanti della tivvù dell’epoca d’oro e per i suoi mai troppo rimpianti Venerdi di prosa è in programma a Cosenza. Proprio di venerdì, nella serata del 9 giugno alle ore 21, Ugo G. Caruso ha chiamato a raccolta i suoi sodali del Movimento Telesaudadista per condividere con loro una commedia trasmessa dalla Rai il 3 febbraio del 1967 e successivamente dimenticata da repertori, “garzantine”, saggi critici, a dispetto del suo effettivo valore.
Si tratta de “L’affare Kubinski” divertente commedia scritta all’inizio degli anni ’30, in piena crisi economica, da due autori ungheresi, Ladislao Fodor e Ladislao Lakatos, riproposta nella regia di Giuseppe De Martino con un cast davvero notevole composto da Paolo Ferrari, Giuliana Lojodice, Gianni Bonagura, Francesco Mulè, Enrico Luzi, Diego Michelotti, Armando Bandini, Enrico Ribulzi, Gianna Piaz, Adolfo Geri, Gualtiero Isnenghi.
La vicenda è ambientata negli anni che seguirono la crisi del 1929, ma potrebbe benissimo riferirsi alla situazione attuale.
Un disoccupato di lunga data, tale Wiesinger, si intrufola tra il personale di una banca e finge di essere un impiegato. Per attirare l’attenzione dei superiori e avere una legittimazione si inventa ”l’affare Kubinski” , un caso di cui nessuno naturalmente sa nulla ma per il quale tutti devono fare riferimento a lui che, a quanto pare, è l’unico a saperne qualcosa. Tutto va per il meglio fino a quando si arriva a concludere l’affare, ma nessuno riesce a trovare il dossier relativo…
Le cose andrebbero sicuramente molto male, se non intervenisse la figlia del Presidente della banca, la quale nel frattempo si è innamorata di Wiesinger. Il lieto fine è immancabile, ma la commedia fa ridere tantissimo e pone alcuni dubbi sul rapporto tra l’uomo, il lavoro e il ruolo sociale, tornati più che mai attuali in questi anni.
La serata è riservata ai ‘telesaudadisti’ ma, compatibilmente con la disponibilità dei posti, aperta a quanti vorranno partecipare facendone richiesta sulla pagina Fb del Movimento Telesaudadista.