Norma dagli immortali accenti apre fastosamente la stagione lirica a Catania
@ Anna Di Mauro, 24 gennaio 2025
È inevitabilmente “Norma” l’opera scelta dall’Ente lirico catanese nel 190° anniversario della morte di Vincenzo Bellini e in memoriam Domenico De Meo, illustre musicologo catanese recentemente scomparso.
In due atti, con musiche di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani, tratto dalla tragedia Norma, ou l’infanticide, di Louis-Alexandre Soumet, l’opera venne rappresentata per la prima volta alla Scala di Milano nel 1832. Per circostanze avverse fu un fiasco clamoroso. In seguito il suo travolgente successo consacrava l’opera come il capolavoro belliniano.
In una prestigiosa edizione firmata dal regista argentino Hugo De Ana, nel pregevole allestimento del Sofia Opera and Ballet House abbiamo goduto di uno spettacolo di alto livello, irrorato dalle magnifiche voci di un cast stellare accompagnate dal coro e dall’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta con perizia da Leonardo Sini, che ha eseguito l’edizione curata da Roger Parker. La bellezza e accuratezza dei costumi, delle luci, dei movimenti coreografici hanno infine contribuito pienamente a uno spettacolo dove tensione e armonia si alternano in un unicum di forte impatto. Spostata nell’Ottocento napoleonico, tra guizzi di classicità in video proiezione, l’ambientazione sapientemente tratteggiata da una rigorosa, semifissa ed efficace scenografia di colonnati e prospettive architettoniche neoclassiche, rende eterna una storia che scorre sui binari del dissidio tra passione e ragione, amore e odio, popoli soggetti e popoli dominatori, divieti e trasgressioni, in un alternarsi di grande impatto emotivo, suggellata da note di rara bellezza che valsero al Cigno catanese una gloria imperitura.
La vicenda prende le mosse dall’abbandono subito da Norma, figlia di Oroveso re dei Galli, da parte di Pollione, proconsole romano del popolo dominatore, nonostante la presenza di due figlioletti nati dal loro amore segreto, innamorato della giovane e dolce Adalgisa, inconsapevole del legame tra i due, che rivela all’amica il suo amore per Pollione in un drammatico colloquio. Intanto il popolo asservito medita la liberazione dal giogo dell’oppressore e la rivolta si intreccia con il dramma di una donna che combatte come una leonessa per il suo amore distrutto e il suo onore oltraggiato, decisa a vendicarsi, prima meditando l’uccisione dei figli e il suo suicidio, novella Medea, per poi mettersi alla testa dei ribelli, dando spazio alla rivalsa a di un popolo asservito mescolata a un cuore di donna ferito a morte, fino agli esiti drammatici di una morte eroica dove il gesto di sacrificio sublime riscatta ogni colpa e suggella per sempre il legame amoroso tra Pollione pentito; Norma finisce per autoaccusarsi invece di denunciare la rivale, in un gesto generoso che svela la nobile natura del suo animo, riportando Pollione tra le sue braccia nel momento estremo.
La grandezza dell’opera più famosa di Vincenzo Bellini traspare sin dalle prime note dell’appassionata ouverture, ricca di melodiosi contrasti, dispiegandosi poi nell’indimenticabile e attesissimo a solo della Casta Diva modulato magistralmente dalla possente Norma di Irina Lungu, in un’ardimentosa prova di virtuosismo per ogni soprano che osi cimentarsi nella purissima invocazione all’argentea luna, dopo la memorabile Callas. La melodia si arroventa per poi distendersi nei preziosi duetti tra la sensuale e volitiva cupezza timbrica della Norma di Irina Lungu e l’esuberante nitore del Pollione di Antonio Poli, la dolcissima duttilità vocale dell’Adalgisa di Elisa Balbo, la sonorità profonda dell’Oroveso di Carlo Lepore, nei concertati del grandioso finale che suggella l’emozionante excursus di uno dei drammi lirici più intensi del Romanticismo.
Grande plauso del pubblico e il sold out per tutta la durata delle rappresentazioni.
NORMA
Musica di Vincenzo Bellini
Tragedia lirica in due atti, su libretto di Felice Romani
In memorial Domenico De Meo
Lo spettacolo apre le celebrazioni per il 190⁰ anniversario
della morte di Vincenzo Bellini
Norma Irina Lungu / Carmela Remigo
Pollione Antonio Poli/ Ivan Magrì
Oroveso Carlo Lepore/Alessio Cacciamani
Adalgisa Elisa Balbo/Aya Wakizono
Clotilde Anna Malavasi/ Alessandra dalla Croce
Flavio Marco Puggioni/Blagoj Nacoski
Direttore Leonardo Sini
Maestro del Coro Luigi Petrozziello
Regia, scene e costumi Hugo De Ana
Allestimento del Sofia Opera and Ballet House
Direttore Allestimenti Scenici Arcangelo Mazza
Assistente scenografo Nathalie De Ana
Assistente regia Michele Cosentino
Assistente costumista Giovanna Giorgianni
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Massimo Bellini
Al Teatro Massimo Bellini di Catania fino a Domenica 26 Gennaio