Lo spettatore accorto
GOLDONI…. ANNI ’60
Una rivisitazione de “Gl’innamorati” di scena a Catania, prodotta dalla Ass “Buio in sala”
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Scritta nel 1759 la commedia “ Gl’innamorati”, la più famosa di Carlo Goldoni dopo “La locandiera”, rivive sui palcoscenici catanesi, traslata a piè pari dall’Associazione “Buio in sala” nei mitici anni ’60, gli anni in cui si affermano i media e la televisione, opportunamente arricchita da una serie di gags e spunti umoristici robustamente corroborati da musiche e proiezioni di film e sceneggiati dell’epoca.
Il tema è l’ irrazionalità dell’amore e i suoi danni. “ Pazzie, pazzie. Specchiatevi o giovani in questi innamorati ch’io vi presento; ridete di loro e non fate che si abbia a ridere di voi” ebbe a dire lo stesso Goldoni presentando la commedia al pubblico.
Due giovani fidanzati, Eugenia, erede di una famiglia finita in rovina, e Fulgenzio, ricco borghese, sono sempre sull’orlo della rottura per via delle gelosie furibonde di lei scatenate dalle attenzioni di lui che deve prendersi cura della cognata Clorinda in assenza del fratello.
Eugenia, sinceramente innamorata, inutilmente sconsigliata dalla saggia sorella Flamminia, è tuttavia puntigliosa e vendicativa al punto da decidere, pur senza amarlo, di concedere la sua mano al conte Roberto che l’ha chiesta in sposa. Gli amorosi screzi dei due innamorati, conditi da ripicche alternate ad amorevoli riconciliazioni, costelleranno fino al finale la vicenda, secondo la nota preferenza del Goldoni per la classe borghese, più sana e produttiva. Il lieto fine trionferà : il borghese benestante e innamorato Fulgenzio sposerà, pur senza dote, la povera, rinsavita e innamorata Eugenia.
Gli stereotipi della commedia dell’arte sviluppati dalla riforma goldoniana in questa scoppiettante versione firmata da Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi trovano occasione di dispiegarsi in una serie di trovate dal ritmo serrato. La ridicolizzazione dei personaggi irrazionali, pur se indulgentemente trattati, si trova a fronteggiare i saggi, corroborando la sostanza dell’impianto drammaturgico con toni macchiettistici e trovate di indubbio effetto umoristico, tesa a far sorridere dei due innamorati (la deliziosa Irene Tetto e il tenero Massimo Giustolisi), e della incontenibile zia (una frizzante Nadia Trovato).
Il tono brioso condito da nostalgici revival dei costumi e dalle ammiccanti scene hanno divertito con intelligenza un pubblico attento e opportunamente stimolato.
Interessante e meritoria sempre la rivisitazione di un classico, in questo caso notevole perchè doppiamente rivisitata da questo cast di talentuosi giovani che ci fa riassaporare Goldoni e gli anni 60′ in un sol colpo.
Lo spettacolo verrà riproposto alle scuole e ci auguriamo che possa essere rappresentato ancora per essere gustato nella sua apprezzabile freschezza e vivacità.
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“Gl’innamorati”
Da Goldoni
Produzione “ Buio in sala”
Regia: Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi.
Scene: Laura Lazzaro
Visual show : Andrea Ardizzone
Coreografie video clip: Alberto Crisafulli
Con: Irene Tetto -Massimo Giustolisi- Nadia Trovato- Roberta Andronico- Silvana D’Anca- Luigi Nicotra- Giovanna Sesto- Daniele Virzì –
E con in video: Diletta Borrello- Alice Caccamo- Altea Cardia- Alberto Crisafulli- Federica Fischetti- Ruggero Giannella- Antonio Nicotra- Simone Santagati.
Già al Teatro Ambasciatori di Catania.