Il tempo ritrovato
DOMENICO TEMPIO, OLTRE L’EROTISMO
“La Carestia”, poema in 20 canti, nel progetto ideato e curato da Nino Romeo
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La riabilitazione di uno scrittore passa attraverso l’operazione teatrale del CTS, Centro teatrale siciliano che nel 2015 ha avviato un progetto multidisciplinare a cura di Nino Romeo, dedicato alla vita e alle opere di Domenico Tempio, scomoda figura di intellettuale rivoluzionario di spicco nel panorama sterile di un pallido ‘700, relegato alla fama di infimo pornografo (persino Sciascia lo condanna a questo giudizio), oscurandone la natura di letterato originale, lungimirante, dirompente.
Dirompente lo è certamente “ La Carestia”, poema in 20 canti, scritto in una lingua inventata che trae ispirazione dal vernacolo del popolo catanese innalzato a canto poetico, che Nino Romeo e Graziana Maniscalco (nella foto, in alto) hanno letteralmente riesumato per gustarne la grandezza e la bellezza.
In una lettura drammatizzata e commentata a più voci, gli stessi Romeo e Maniscalco si alternano agli attori Alessandra Costanzo e Angelo Tosto e allo studioso Antonio Di Grado, che ha altresì esaurientemente introdotto il secondo ciclo di letture nella serata di apertura del 19 Ottobre a Misterbianco, soffermandosi esaustivamente sulla figura del poeta e sul suo valore, offrendone un profilo ricco e articolato, ben lontano dalla fama di un Tempio ridotto a erotico “sporcaccione”.
L’originalità del poema, immeritatamente trascurato e poco conosciuto, sta altresì nella scelta del contenuto: La Miseria. L’autore stesso esordisce annunciando che non canterà amori ed armi, ma
la miseria delle classi popolari schiacciate dalla nobiltà prima e dalla borghesia emergente ora, in un quadro ricco e complesso che vede al centro del poema la storica carestia del 1797/98 a Catania.
Gli affamati e i tumulti danno vita a una straordinaria e variegata complessità di storie umane dove i “pezzenti”, protagonisti di una tragedia senza eroi o meglio straripante di eroi popolani, vengono visti con occhi disincantati e magistralmente descritti dalla penna rovente e colorita di un rivoluzionario ante litteram.
Nell’ambito del dovizioso progetto i primi due canti della Carestia erano stati letti e commentati a Dicembre del 2015 da Nino Romeo e Graziana Maniscalco, presso l’Archivio di Stato di Catania.
Il proseguimento del progetto nel 2016 prevede in un location evocativa di una pregnante Catania barocca, alla scalinata Alessi, la lettura del Terzo Canto del poema ieri, 19 Ottobre, robustamente e sanguignamente interpretato da Alessandra Costanzo, che ha pienamente reso la forza e la straripante fantasia dell’opera, modulandone i toni e i registri e dando risalto alle immagini e ai personaggi di cui è fittamente intriso tutto il poema. Il commento di Nino Romeo ha incisivamente sottolineato i passaggi e le implicazioni significanti, donando agli spettatori una rara occasione di arricchimento culturale e umano.
Oggi 20 Ottobre la lettura proseguirà con la voce di Antonio Di Grado che leggerà il Quarto Canto, commentato da Graziana Maniscalco, e si concluderà domani, Venerdì 21 Ottobre con il Quinto Canto interpretato da Angelo Tosto e commentato da Rosario Castelli.
Un’occasione ghiotta per i catanesi di conoscere ed apprezzare uno dei suoi misconosciuti figli
grazie a questa coraggiosa, imponente iniziativa che si concluderà nel 2018 con una lettura ininterrotta del Poema dall’alba al tramonto.
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ITINERARI TEMPIO
Progetto multidisciplinare a cura di Nino Romeo
LA CARESTIA: Canti dal Primo al Quinto.
Scalinata Alessi . Catania .19, 20 e 21 Ottobre. Ore 18.00