Un frizzante Cyrano in punta di naso nella scoppiettante mise en scène di Arturo Cirillo

Un frizzante Cyrano in punta di naso nella scoppiettante mise en scène di Arturo Cirillo

 @ Anna Di Mauro, 4 febbraio 2023

ph. Tommaso Le Pera

Teatro-canzone lo ha definito il brillante regista di  questo  ennesimo “Cyrano De Bergerac”, godibile mix di fedele testo teatrale, musica, pantomima, canto, in cui la triste vicenda del celebre cadetto di Guascogna di Edmond Rostand riluce letteralmente negli scintillanti costumi e nella semplice ed efficace scenografia di un nostalgico omaggio al teatro, a Domenico Modugno, alla Commedia dell’Arte, all’Avanspettacolo, a Pinocchio, all’amore, alla vita. C’è tanta carne al fuoco in questo adattamento di Cirillo, ma ben dosata, sostanziata dall’interpretazione dello stesso Cirillo e del cast sinergico, in sintonia, sempre in bilico tra farsa e ironia, garbatamente istrionico e ammiccante, giocoso e funambolico, fino ai movimentati saluti tra la platea.

ph. Tommaso La Pera

Trasuda teatro da tutti i pori questa interpretazione tra le note del personaggio rostandiano dal lungo e orribile naso, ma dai nobili sentimenti, ingegnoso poeta, spadaccino abilissimo, ispirato a un Cyrano realmente esistito nel ‘600, filoso, scrittore, soldato, nell’invenzione letteraria innamorato perdutamente e inutilmente della bella cugina Rossana a cui non osa rivelare il suo amore, a sua volta innamorata di Cristiano, giovane e avvenente cadetto, ma poco dotato spiritualmente, che ambisce segretamente alla fanciulla. Entrambi si affideranno al povero Cyrano, una per la protezione dell’amato, l’altro per corteggiare la sua bella con parole alate. Il triangolo amoroso, pur se doloroso, consente infine a Cyrano di dare spazio al suo profondo sentimento sotto mentite spoglie, portando avanti romanticamente l’inganno per far felice la sua amata, fino alle sue estreme conseguenze. Rossana si innamorerà inconsapevolmente dell’anima di Cyrano, ma sposerà Cristiano che, costretto a partire per la guerra, cadrà in battaglia. Avviluppato nella sua menzogna, colpito a tradimento da una trave mentre si recava dall’amata, in convento dopo la morte del marito, Cyrano, se ne libererà prima di consegnarsi al riposo nel sonno eterno. Liberatorio anche il nuovo epilogo del destino del nostro eroe nasuto, salvato dall’intreccio ammiccante che Cirillo ha ordito, intento a sfiorare l’interessante accostamento  tra la marionetta e l’ingegnoso soldato, già proposto sulle scene da Jurii Ferrini nel suo “Cyrano De Bergerac” del 2014, sia per la datazione (entrambi ottocenteschi) sia per quel mentire che in Italia è millanteria di un popolo, mentre in Francia si veste di eroismo, nobiltà e sacrificio, valori di cui il nostro tempo si è ampiamente svestito. Nei confini magici della tragedia di Rostand si innesta così la fiaba del burattino di legno collodiano, anche lui provveduto di un lungo naso, frutto delle sue menzogne, a cui fa da pendant Rossana-Fata turchina, il Grillo parlante, gli Assassini, tra sberleffi e cantatine, teatro nel teatro, grazie alla scenografica, fastosa, serica tenda centrale che dona un esplicito e reiterato riferimento ai ludi scenici.

ph. Tommaso Le Pera

La magia del teatro può salvare e salvarsi, sembra suggerire Antonio Cirillo, indossando con levità i panni del grande personaggio, immortale per i suoi versi, icona dell’amore impossibile, a cui ha dedicato questa brillante pièce certamente accattivante, ma inevitabilmente meno toccante e coinvolgente del dramma originale. Piacevolmente condito dalla musica di Federico Odling, lo spettacolo  evoca bonariamente il sincero stupore di quel ragazzino napoletano che al Teatro Politeama vide il musical “Cyrano” con le musiche di Modugno e se ne innamorò perdutamente.

 

CYRANO DE BERGERAC

di Edmond Rostand

adattamento e regia di Arturo Cirillo

con Arturo Cirillo, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Valentina Picello, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

luci Paolo Manti

musica originale e rielaborazioni Federico Odling

costumista collaboratrice Nika Campisi

assistente alla regia Mario Scandale

assistente alle scene Eleonora Ticca

produzione Marche Teatro, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, ERT Teatro Nazionale

Al Teatro Verga di Catania fino al 5 Febbraio