Tutti seguano Icaro! Al Teatro delle Spiagge di Firenze una rilettura del mito
@Mattia Aloi, 27-11-2021
Icaro, incarnazione stessa della ribellione giovanile, disobbedisce alle raccomandazioni paterne e sfida le leggi degli Dei volando troppo vicino al sole e per questo precipita andando incontro al suo destino. Ma quella raccontata dalla Compagnia Anomalia Teatro è una storia diversa, dove proprio l’attitudine ribelle della giovane Icaro sarà la chiave di volta che scuoterà le fondamenta del labirinto dove la società cretese esilia chi non si conforma. Minosse – Marco Gottardello -, un tiranno a immagine del suo popolo, il popolo a immagine del suo tiranno: per rimanere graditi al Palazzo è necessario apparire nel modo giusto, esprimersi nel modo giusto, essere nel modo giusto. Icaro – Francesca Becchetti – è giunta assieme al padre Dedalo, esuli da mille altre città, per servire il re di Creta nella costruzione del labirinto. Entrambi non rientrano negli standard sociali richiesti: Dedalo è un intellettuale costretto a mettere la propria mente al servizio del potere, uno strumento utile solo allo scopo di produrre, Icaro, in quanto ragazza adolescente, è in rotta con la società e le sue maschere, che mette a nudo attraverso le sue boccacce. Anche Pasifae – Debora Benincasa -, moglie di Minosse combatte la sua guerra contro la società incarnata dal marito, ma non riuscendo a portare questo confronto in campo pubblico viene dilaniata dal conflitto interno tra i freudiani Es e SuperIo: Pasifae vorrebbe riappropriarsi del proprio ruolo di donna spogliandosi da quello di moglie e madre, e l’unico modo che trova è quello di abbandonarsi totalmente alle sue pulsioni ferali, arrivando a sfruttare allo stesso modo del marito l’inventore Dedalo, facendosi costruire una macchina per potersi unire al maestoso toro che si dice essere stato donato dagli Dei come segno di favore verso Creta.
Nell’atto stesso di unirsi al toro, simbolo dell’apparenza e del mito del trionfo ad ogni costo, Pasifae lo priva della mitizzazione costruita attorno ad esso – metafora della società odierna che nasconde sotto a un velo luccicante di pura apparenza la natura bestiale che ci appartiene -. Dedalo e Icaro cercano la fuga dal labirinto che ha svelato la sua vera natura: un tartaro oscuro dove segregare chiunque si opponga alla società del falso sorriso instaurata a Creta, un non-luogo che mantenga la società isolata in se stessa, incapace di comunicare e di evolversi per poter spiccare il volo. Slancio che Dedalo intraprenderà da solo, poiché la fuga non può portare che su altre isole di solitudine; Icaro invece trova la forza di rompere le mura del labirinto, facendosi promotrice del cambiamento che porta gli ultimi, i reclusi e fuori casta esiliati dalla società cretese a scegliere la via più complessa, ma la più fertile che rompe il muro di omertà sociale e porta la voce della rivolta a confrontarsi con il tirannico ben pensare.
Michele Marinello porta in scena la sceneggiatura di Debora Benincasa dando vita a uno spettacolo ricco di energia, in cui i personaggi si bilanciano benissimo fra loro: la giovane donna che può scegliere quale strada percorrere e la madre che arriva a biasimare le sue scelte di vita; Minosse che è apparenza senza sostanza e Dedalo che è intelligenza senza scopo, tanto da divenire strumento. L’introspezione dei personaggi femminili è certamente più curata rispetto a quella dei due personaggi maschili, gestiti però in maniera egregia da Gottardello, che alimentano il motore comico dello spettacolo. La denuncia sociale insita nello spettacolo porta a pensare a tutti quei Dedalo che sono fuggiti dalla nostra società per cercare un futuro all’estero e nel contempo ci fa sperare in quegli Icaro che osano sfidare il pensare comune, rimanendo con i piedi per terra senza smettere mai di cercare altre strade, altre vie per uscire dal labirinto, rompendo il muro di belle parole che ci circonda e che ci soffoca con guanti di velluto.
Icaro
Con Francesca Becchetti, Debora Benincasa, Marco Gottardello
Regia Michele Mariniello
Drammaturgia Debora Benincasa
Scenografia Adele Gamba
Costumi Simona Randazzo
Disegno luci Andrea Gagliotta
Suoni Massimiliano Semenzato
Una produzione Anomalia Teatro
Presso Teatro Delle Spiagge, Firenze