Il gioco di rifrazioni di Carmine Maringola. ‘L’ira di Narciso’ di Sergio Blanco apre la coraggiosa stagione del Teatro di Rifredi
@ Marcello Allegrini (22-10-2020)
Firenze – E’ il susseguirsi incessante di dettagli ossessivi e onirici evocati dal testo di Sergio Blanco a condurre il pubblico in un tunnel allo stesso tempo magico e urticante. Un percorso inflessibile al cui interno tuttavia prende forme elaborate e arcane un gioco di ruoli scambiati, assonanze, sovrapposizioni e identità incrociate fra l’autore de L’ira di Narciso e l’attore protagonista che è stato scelto con parole compiaciute per dare corpo e voce e cuore al testo.
Il pathos narrativo, da attribuire anche alla prova magnetica di Carmine Maringola e alla tensione che riesce a materializzare sul palcoscenico, incide la realtà in verticale, discendendo un passo dopo l’altro verso tinte noir decisamente originali. Assume una potenza ipnotica persino la descrizione disturbante del cadavere di una vittima.
Colpisce la scena, il cui realismo essenziale si fa elusivo grazie alle luci, mentre i pannelli giganti accompagnano, insieme alle musiche, l’addentrarsi del testo e dell’attore solista in una dimensione anamorfica.
Ovazione finale, meritata, dove il grido si libera fra emozione felice e pianto.
Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi
L’IRA DI NARCISO
Carmine Maringola legge
con la traduzione e la collaborazione di Angelo Savelli
musiche originali Federico Ciompi