Il laboratorio di Giorgio Manganelli
Concupiscenza libraria, Milano, Adelphi, 2020, pp. 456, eur 24.00
Immenso laboratorio di lettura: questo fu Manganelli, che sparse recensioni su una quantità indefinita di periodici: in gran parte inedite, escono adesso in un volume che dona gioia fin dalla copertina. La scenetta critica che il Manga spalanca non è mai quella che ti attendi: ti porta sempre in un altrove, e lo fa con un pezzo che è un torsolo narrativo di linguaggio magnificamente lussuoso.
Così, quando gli capita per mano l’Ulisse di Joyce – su cui si snoda da decenni un discorso stucchevolmente omogeneo – il Manga ti svia fin dal titolo: Torre d’avorio per le masse: «Joyce potrebbe essere l’insegna di una infinita distribuzione collettiva di tutti i beni di una cultura che era stata giudicata scostante e aristocratica»… Ed eccoci dentro il genio del Manga, di cui questo libro ci dona un esempio che ha la sua paternità negli Improvvisi per macchina da scrivere.