Il rogo dell’identità. ‘La commedia della vanità’ di Elias Canetti alla Pergola di Firenze

Il rogo dell’identità. ‘La commedia della vanità’ di Elias Canetti alla Pergola di Firenze

@ Chiara Marconi (22-02-2020)

Firenze – In un contesto come quello attuale, in cui assistiamo alla moltiplicazione di varianti autocelebrative dell’immagine – diventata ormai cardine ossessivo dell’esistenza – coglie alla sprovvista una commedia dove al contrario sembra che si annullino, si cancellino, si deprimano questo concetto e questa visione superficiale dell’essere umano.

La Commedia della vanità, è un progetto corale in cui i protagonisti entrano in contatto diretto con lo spettatore, una messa in scena dove gli attori si alternano nel quadro iniziale festanti ed urlanti, inscenando una danza, muovendosi tra palco e platea, su e giù dai palchetti dello storico Teatro della Pergola, in un Circo dai colori rétro, per mostrare quanto sia misera e vuota la sovraesposizione dei corpi, tanto più anonimi quanto più esibiti.

La storia si apre con la distruzione collettiva di tutti gli specchi, fotografie, pellicole cinematografiche e ritratti per mezzo di un gigantesco falò, mentre i protagonisti in festa iniziano una vera e propria processione – come se il rogo fosse un motivo di vanto -, una macabra liturgia pagana a devoto suggellamento del loro “Paese dittatoriale“. L’iniziale euforia col passare del tempo lascia spazio al rimpianto di non aver capito che l’ideale promosso dai predicatori era in realtà la volontà di cancellare l’individuo, l’ “io”.

Un’escalation negativa in cui la mancanza di identità porta alla nascita di veri e propri sanatori, una sorta di case di tolleranza in cui il sottaciuto consenso a potersi specchiare offre agli individui una guarigione che cancella la percezione distorta del loro male, liberando la parte più profonda del sé. Nel panorama deprimente di questa dittatura, come in ogni altra, arriva il momento in cui i ribelli recuperano a gran voce la libertà perduta lasciandosi trascinare da un corale e potente grido di sommossa, dove la dimensione di massa torna ad essere individuo, rafforzato dal grido ripetuto come un mantra: “Io! Io! Io!”

 

LA COMMEDIA DELLA VANITA’

di Elias Canetti

traduzione Bianca Zagari

con Fausto Russo Alesi, Donatella Allegro, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Eugenio Papalia, Aglaia Pappas, Franca Penone, Simone Tangolo, Jacopo Trebbi

e con Rocco Ancarola, Simone Baroni, Giorgia Iolanda Barsotti, Oreste Leone Campagner, Giulio Germano Cervi, Brigida Cesareo, Elena Natucci, Marica Nicolai, Nicoletta Nobile, Martina Tinnirello, Cristiana Tramparulo, Giulia Trivero, Massimo Vazzana

violino Renata Lackó

cimbalom Sándor Radics

scene Guia Buzzi

costumi Gianluca Sbicca

luci Vincenzo Bonaffini

video Riccardo Frati

drammaturgo assistente Matteo Salimbeni

assistente alla regia Elia Dal Maso

assistente ai costumi Rossana Gea Cavallo

preparazione al canto Cristina Renzetti

trucco e acconciature Nicole Tomaini

regia Claudio Longhi

produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Fondazione Teatro della Toscana, LAC Lugano Arte e Cultura

nell’ambito del progetto “Elias Canetti. Il secolo preso alla gola”

foto di scena Serena Pea

durata 3 ore e 45 minuti, intervalli compresi