Padri & figli nel Romeo e Giulietta della compagnia Biancofango
@ Anna Di Mauro (20-12-2019)
Catania – In giro per l’Italia, vagabondi e seminatori dell’arte drammaturgica, la compagnia Biancofango è approdata allo Stabile di Catania che, attento e aperto alle novità, ha opportunamente accolto un interessante progetto itinerante, allestendo una singolare edizione della tragedia “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, che vede attori professionisti affiancati da adolescenti, selezionati nei laboratori formati nel territorio, in questo caso Catania. Questa è la prima fase del progetto. Nella seconda fase, prevista nel 2021, lo spettacolo sarà allestito a livello nazionale, unendo insieme tutti i ragazzi partecipanti. La chiave, una delle chiavi possibili, scelta dalla regista Francesca Macrì insieme ad Andrea Trapani, coautore dell’adattamento, è il conflitto generazionale. Il titolo è infatti “ROMEO E GIULIETTA ovvero la perdita dei padri”. Essendo questo bel progetto mirato al coinvolgimento dei giovani, l’opera li mette in scena, veri e vibranti nella loro verità ingenua di figli adolescenti, accanto a due attori adulti, commedianti esperti e consapevoli nella loro verità contorta di padri. Idea apparentemente semplice, ma profondamente funzionante e coraggiosa, di un metateatro agito in un omaggio sincero al teatro e alla vita. Siamo ai giorni nostri. Scena rigorosamente nuda. I Montecchi e i Capuleti, famiglie rivali, si fronteggiano nella nota vicenda, tra risse e intemperanze giovanili strette attorno a un pallone, che sostituisce le spade, mentre l’amore incendia i cuori e la carne degli adolescenti. I padri stanno ai margini, attenti, protettivi e rigorosi, per poi prendere improvvisamente il sopravvento in un feroce esercizio di autorità intransigente che scatenerà conflittualità estreme. Perdita dei padri che non proteggono più i figli dunque, ma anche perdita atroce dei figli, che non hanno saputo affrontare un sentimento più grande di loro. La gioventù pregna di futuro affonda, come una inesperta nave alla deriva, contro lo scoglio dell’incomprensione generazionale, sulle note struggenti di una canzone di Gino Paoli. La pièce proposta ha il sapore fresco della sperimentazione e la grazia di un testo intramontabile, capaci insieme di scatenare emozioni intense e riflessioni faconde. Il mixer proposto offre la maturità artistica di Angelo Romagnoli e Andrea Trapani accanto all’ottima prestazione di ragazzi esordienti, accuratamente formati, forti anche della loro irruente passione drammaturgica. Il risultato è di forte impatto, sia per la creatività dell’adattamento attualizzante, che per la sicura competenza registica, sostenuta e corroborata dall’insopprimibile energia di un cast inedito, accompagnato da un tappeto sonoro dove si alternano suggestioni di poesia, accanto ai ritmi della musica contemporanea, in un unicum imperdibile.
Prossima tappa Firenze.
ROMEO E GIULIETTA ovvero la perdita dei padri.
da William Shakespeare
Un progetto della compagnia BIANCOFANGO
Drammaturgia Francesca Macrì e Andrea Trapani
Drammaturgia musicale Luca Tilli
Regia Francesca Macrì
Con
Angelo Romagnoli e Andrea Trapani
E con
Abramo Maria, Belvedere Giulio, Cavallaro Claudia, Corsaro Daniele,
Gravino Gabriele, Marino Alessia, Pitari Umberto, Politano Marina, Rindone Siria, Spata Sofia, Umana Francesco, Zuccarello Chiara
Luci Massimiliano Chinelli
Audio Umberto Fiore