76. Mostra del Cinema di Venezia
A sorpresa vincono The Joker e J’accuse
di Sergio Cervini 08-09-2019
Non si sa bene cosa dire. Lo stato d’animo passa dallo stupore per l’inatteso trionfo della ragione – e delle ragioni dell’estetica cinematografica, che dovrebbero prevalere su qualsiasi avventata considerazione riguardante la personalità e la vita degli artisti – per il Leone d’oro miglior film e il Gran Premio della Giuria assegnati rispettivamente a The Joker di Todd Phillips e a J’accuse di Roman Polanski, due opere di straordinaria potenza, allo sconcerto per tutti gli altri premi decisi con criteri schizofrenici, in particolare la Coppa Volpi all’imbarazzante Luca Marinelli. Non si può invece frenare una certa commozione di fronte all’omaggio al cinema di un regista schivo quanto appassionato come Robert Guédiguian, fra i pochi che riescono a conciliare l’intransigenza del linguaggio con la godibilità di una storia. Meritata la Coppa Volpi alla recitazione sensibile e piena di riflessi di Ariane Ascaride, compagna del regista francese e protagonista di Gloria Mundi. Fuori dai giochi, come sempre, Pablo Larraìn e Atom Egoyan. Ne deduciamo che alcuni autori, per motivi misteriosi, non riescono catturare l’attenzione delle giurie.
Poteva andare peggio? Oh sì, anche molto peggio viste le premesse. Quindi stringiamoci al cuore con sollievo i riconoscimenti della 76. Mostra di Venezia a due film che hanno già cominciato a tracciare segni indelebili nella storia del Cinema. Stride sulla pelle come metallo sul vetro la risata singhiozzante di Arthur Fleck, dalla quale schizzano in ogni direzione i frammenti di un desiderio di morte illimitato. Un gigantesco Joaquin Phoenix (ne riparleremo la notte degli Oscar) accompagna il suo personaggio di clown per feste private nell’inferno di Gotham City, putrida e sfigurata dalla criminalità. Un disadattato infelice e invisibile agli altri, consumato dalla solitudine e dall’attesa di un’occasione giusta che non arriva mai.
Persino più profonda la versione del caso Dreyfus di Polanski (il Gran Premio della Giuria è stato ritirato da Emmanuelle Seigner con poche frasi asciutte). Protagonisti del film-capolavoro sono senza dubbio gli ambienti: uffici e tribunali, alberghi e celle d’isolamento, dove la luce del cinema, che possiede la scienza di tutte le cose, sonda l’oscurità per trarne fuori, con lo stesso rigore di Bresson e Rossellini, le zone franche che separano giustizia e ragione di Stato e la nascente foga manipolatoria dei mezzi di informazione.
Ecco tutti i premi di Venezia 76
- Leone d’oro a The Joker di Todd Phillips
- Leone d’argento Gran Premio della Giuria a J’accuse di Roman Polanski
- Leone d’argento per la miglior regia a Roy Andersson per About endlessness
- Coppa Volpi per la miglior intepretazione maschile a Luca Marinelli, protagonista di Martin Eden, di Pietro Marcello
- Coppa Volpi per la miglior intepretazione femminile ad Ariane Ascaride, protagonista di Gloria Mundi
- Miglior sceneggiatura a Yonfan per la pellicola animata N. 7 Cherry Lane
- Premio speciale della Giuria Venezia 76 a La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
- Premio Marcello Mastroianni al miglior attore emergente Toby Wallace per l’interpretazione in Babyteeth