Pasolini non si ripete. ‘Solo l’amore conta’ di Nicola Costa
di Anna Di Mauro 10-07-2019
CATANIA – Il rito del teatro si rinnova al di là degli stereotipi, insieme agli allievi del Laboratorio Accademico di drammatizzazione Permanente del Centro Studi Teatro e Legalità di Catania guidati da Nicola Costa, apprezzato attore e regista che ha scelto di riportare in scena “Solo l’amore conta” dal titolo non del tutto inusuale per Pasolini (pensiamo inevitabilmente al film-inchiesta “Comizi d’amore”), rappresentato per la prima volta cinque anni fa, in casuale (Costa, restio alle celebrazioni, ci tiene a sottolinearlo) coincidenza con il quarantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini. Concepito prima di quella triste ricorrenza e presentato al pubblico catanese con attore protagonista lo stesso Costa, viene ora riproposto come conclusione del Laboratorio.
Forte, deciso, gridato il Verbo del più scomodo e versatile degli intellettuali del dopoguerra prorompe dalla scena di una moltitudine generosamente immersa nel “drama”, senza falsi pudori, pronta ad immolarsi al pubblico per portare il messaggio d’ amore del poeta di Casarsa.
La verità nuda si affaccia e irrompe tra sedili-secchi tappezzati di giornali e una macchina da scrivere, in una ricostruzione semplice e funzionale, dove la massa impone con fazzoletti rossi e occhiali evocativi la forza di una parola che non si spegne. Una drammaturgia volutamente frammentaria con un intento preciso: restituire il pensiero trovandovi dentro un luccichio che può sfuggire, travolti dalla ricchezza e facondia di un’analisi lucida e fuori dalle piaggerie sulla realtà italiana, sulla borghesia e sulla classe operaia: la passione come denominatore comune di una moltitudine di straordinari pensieri.
Articolato, ritmicamente coeso, il diluvio della parola nel “fare” teatrale corale esplora il solco lasciato da cotanto aratro e affiora quella nostalgia che inevitabilmente ci coglie quando ci accostiamo all’asciutto rigore di un’anima che nella morte violenta e brutale “simile alla sua opera e dissimile da lui” come ebbe a scrivere Moravia, ha trovato il rovesciamento e l’epilogo di uno dei suoi celebri scritti: “Una vita violenta”.
Avvicinarsi alla sua figura leggendaria e complessa, versatile e scevra dai compiacimenti, non deve essere stato facile. Il coraggio di trovare parole nuove per raccontarne il pensiero nella privilegiata forma teatrale testimonia di una passione civile che non poteva non passare da una personalità eccezionale, così altamente significativa, che ha segnato il pensiero del ‘900, al di là degli attacchi sferrati alla sua opera e infine alla sua persona.
Con Pasolini non ci si sente soli. Si rimpiange solo che quella mente straordinaria sia stata messa a tacere per sempre. Ritrovarne il percorso, anche se per poco, ci aiuta a non dimenticare, soprattutto in questo momento così delicato della politica italiana.
“SOLO L’AMORE CONTA”
(Omaggio a Pier Paolo Pasolini)
Testo e regia di Nicola Costa
Assistente alla regia Conny La Cava
Con Maria Anselmi, Angelo Ariosto, Lucia Barbera, Marina Boccafoschi, Angela Carletta, Rosa Correale , Daniele Di Martino, Marice Fiorito, Gaetano Gulisano, Noemi La Cava, Caterina La Rosa, Sonia Malafarina, Livio Milazzo, Maria Patanè, Marco Sambasile
Al Teatro Sala Chaplin di Catania