Tra cieli e grattacieli l’avventura di un italiano in America. Al Teatro del Canovaccio di Catania e al Parioli Theatre Club di Roma

Tra cieli e grattacieli l’avventura di un italiano in America. Al Teatro del Canovaccio di Catania e al Parioli Theatre Club di Roma

Scanzonato, ma non troppo, “Niuìorc Niuìorc”, opera di Francesco Foti del 2012, è un delizioso, vero diario, trasposto in pièce teatrale, di un viaggio di formazione nella New York dei nostri giorni dell’allora quarantenne poliedrico attore, in scena in absolute, vis à vis con i divertiti spettatori, resi complici da un accattivante sorriso e una fertile voglia di raccontare e condividere un’esperienza importante. Il fresco e brillante a solo, scritto, diretto, interpretato e riproposto dal frizzante uomo di spettacolo in action ad ampio raggio, si veste di due oggetti asciuttamente coesistenti: uno sgabello e un sacro diario con tanto di croce sopra.

Sulle tavole del Canovaccio, teatro privilegiato per questo gradito ritorno, Francesco Foti, infaticabile mattatore, dispiega in campo corpo, voce, ricordi, con ritmo serrato e inarrestabile verve. L’ironia attraversa il monologo sin dall’ingresso in sala, nella gestualità del Foti – prete che benedice gli spettatori. In questa messa profana di sacro c’è solo l’aura di una Manhattan immortalata da Allen nell’omonimo capolavoro, entrata nell’immaginario collettivo come uno dei luoghi deputati alla memoria di un cinema che non si dimentica. Culla della settima arte, New York rivive nell’effervescente omaggio del viaggiatore, tra musiche e luci evocative, come in un film…o quasi, densa di episodi, dall’arrivo disorientante alla partenza…momentanea, giocati sulla scia di un inedito squarcio del mondo americano, visto con amore dagli occhi di un italiano, attore, uomo maturo. Folgorato da un vero e proprio coupe de foudre per l’ammaliante, mitica city, Francesco vaga tra spazi asfittici di camere impossibili, aule di lingua inglese gremite di gioventù, sospirate avventure con affascinanti rappresentanti del gentil sesso, in un percorso evolutivo sull’onda di una strisciante solitudine e una tenera voglia di esserci…

Il ”… Io sono un attore” dichiarato nelle presentazioni con compiaciuta speranza e accolto nella più bieca indifferenza è una delle reiterate occasioni di umorismi autoironici che tracimano irresistibilmente dalle scoppiettanti gags e dalla ricca gestualità delle caricature, in un escalation ben sostenuta dalla vitalità prorompente del nostro abile e sincero intrattenitore. Il fascino di New York, una vera e propria scossa per il Nostro che vi ritornerà più volte, fuori dagli schemi e stereotipi sgomita attraverso le pennellate di un’umanità che irrompe sulla scena e si fa spettacolo, con i suoi vizi e virtù, dal protagonista alla molteplicità dei personaggi incontrati. Un italiano in America ci riporta inevitabilmente a memorie di film intramontabili, alle migrazioni dei nostri nonni, a esperienze culturali e umane intrise di speranza e delusione, qui baluginanti sullo sfondo di un viaggio fondamentale dagli incerti confini. Impossibile sottrarsi al fascino della Grande Mela e del suo Adamo in jeans, a sua volta catturato dalla mitica metropoli.

Niuìorc Niuìorc” parafrasi della celebre canzone di Liza Minnelli, che ha debuttato a Catania, è stato rappresentato con successo anche in America. Le doti dell’aut-attore, facondo sia nel teatro (che rimane la sua vera passione) che nel cinema d’autore e in televisione, dove con Il Capo dei capi e Il cacciatore, di cui si appresta a girare una seconda parte, ha raggiunto fama e notorietà, qui trovano linfa nelle vicende personali e nel garbato e intenso divertissement condotto con eleganza e sobrietà. Una performance gradevole, intelligente, che consigliamo di vedere e gustare.

NIUIORC NIUIORC

di e con Francesco Foti

Al Teatro del Canovaccio a Catania

Al Parioli Theatre Club a Roma il 5 Aprile