L’amore e la giustizia sociale. In scena al Teatro Verga di Catania “I Miserabili” di Victor Hugo
CATANIA – Nato romanzo social-popolare, in pieno Romanticismo, l’opera più famosa di Victor Hugo,”I Miserabili”, pubblicata nel 1862, di complessa gestazione, ha avuto un successo straordinario che perdura. Paladino dei diseredati, Hugo si erge a difensore degli umili e dei reietti, protagonista come il Manzoni di una rivoluzione copernicana nella cultura europea, che mette al centro della Storia i poveri, a fronte di un secolare protagonismo delle classi elette.
Film, romanzi sceneggiati, persino musical, continuano a inondarci di questo capolavoro letterario. Gli ingredienti classici dell’amore in tutte le sue romantiche forme, della dignità umana e della giustizia fanno da perno a una vicenda che ha per protagonista un ex galeotto, Jean Valjean, il suo riscatto morale e umano, la sua statura etica, al di là delle apparenze e dei pregiudizi, la sua forza fisica e psichica, la sua grandezza. Benefattore a sua volta beneficato da un umanissimo vescovo, riuscirà a rifarsi una vita rispettabile, divenendo persino Sindaco. Ma in agguato ecco il suo antagonista, l’Ispettore Javert, pervicacemente sulle sue tracce, inesorabile nel perseguitarlo, feroce nella sua sete di giustizia e nella sua sfiducia nella redenzione, fedele al suo compito, fino alla fine delle vita.
Jean Valjean lotterà con tutte le sue forze per sfuggire alla persecuzione dell’ispettore e continuare a vivere e praticare il suo amore per il Bene. Il culmine di questa redenzione sarà la presenza di una bambina, che adotterà come figlia, strappando la piccola Cosette alla malefica famiglia dei Thenardier a cui la madre Fantine, che si prostituiva per fame, l’aveva affidata per proteggerla e allevarla. I due miserabili di nome e di fatto la sfruttavano e maltrattavano. Sul letto di morte Jean promette alla poveretta che andrà a riprendere la bimba. Da qui in poi il destino dei due è segnato. Sullo sfondo storico di una Parigi rivoluzionaria, Cosette, ora giovane donna, vivrà una storia d’amore conflittuale, stretta tra il dovere filiale e il nuovo e insopprimibile sentimento per un giovane e rivoltoso avvocato, turbando il padre che non vorrebbe perdere il suo unico affetto. Dopo un momento di umano tralignamento l’ex galeotto nell’eroico tentativo di salvare il giovane durante un’azione di lotta perirà, spirando tra le sue braccia e quelle dell’adorata Cosette e benedicendo il loro amore. Le sue ultime parole saranno per l‘esaltazione dei sentimenti, l’unica realtà per la quale valga la pena vivere.
Trasporre drammaturgicamente questo corposo e complesso romanzo non è semplice. Il coraggioso adattamento di Luca Doninelli, definito da lui stesso “ …una follia” sintetico e sviluppato per quadri, cogliendo i punti salienti della vicenda e schivandone l’inevitabile retorica, si avvale di una regia che punta all’essenziale, di scene cupe e movimentate, tagliate da astratti, mobili pannelli intercambiabili, mossi dagli stessi attori, e dell’interpretazione di Franco Branciaroli che incarna con asciutta forza espressiva e con la sua inconfondibile voce dal timbro imponente la possente figura del mito letterario di Jean Valjean, stimolando riflessioni eternamente valide sui valori fondanti e sulla necessità del cambiamento.
Ribaltare i principi di un sistema sociale fondato sull’ineguaglianza e l’ingiustizia, dove l’amore per il denaro supera ogni altro sentimento ci sembra quanto mai attuale. Un classico è per sempre. “I Miserabili” ne sono un chiaro esempio.
I MISERABILI
dal romanzo di Victor Hugo
adattamento teatrale di Luca Doninelli
regia di Franco Però
scene di Domenico Franchi
costumi di Andrea Viotti
musiche di Antonio Di Pofi
luci di Cesare Agoni
con Franco Branciaroli
e con Alessandro Albertin, Silvia Altrui, Filippo Borghi, Romina Colbasso,
Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana,
Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro De Gli Incamminati
Al Teatro Verga fino al 17 Marzo