VENEZIA 75. Storie di vita nel Far West visionario dei fratelli Coen

VENEZIA 75. Storie di vita nel Far West visionario dei fratelli Coen

 

LIDO DI VENEZIA (dalla nostra inviata) – Sulle note di una vecchia ballata di genere si apre ironicamente e nostalgicamente “The Ballad of Buster Scruggs”, l’ultimo film dei fratelli Coen, ambientato nel Far West, ma dai due geniali registi non considerato un western. I due esperiti artisti attraversano in chiave surreale nei loro apparentemente realistici racconti tutti i luoghi comuni di un genere caro agli americani, evocando “diligentemente” un’epopea d’oro con tanto di pistole, nativi indiani, cercatori d’oro, assalti alle banche, carovane, cowboys e pistoleri, in un susseguirsi di storie dove il denominatore comune, sul filo di una musica coerente, affiora già nell’incipit dalle note del cantante pistolero Buster Scruggs. Catturati dalla potenza delle immagini, dei dialoghi serrati, delle musiche, di un cast ricco e variegato, gustiamo sei sapide invenzioni che gradualmente dalla commedia, sfiorando il musical, slittano verso la cupezza, tra colpi di scena a raffica, paesaggi di grandiosa, commovente e perfetta bellezza, tra vicende esilaranti, come nell’esordio, per poi lentamente farsi struggenti e defluire su una fordiana diligenza assurta a metafora, verso un inquietante finale. La morte, che attraversa ogni storia, si affaccia col suo gelido fiato a ricordarci, sempre con elegante ironia, che polvere siamo e polvere ritorneremo.

Con la consueta maestria e sensibilità, guidati da uno straordinario istinto che li rende unici nel panorama della cinematografia contemporanea, i Coen ci offrono ancora una volta un’opera che, pur nella sua apparente frammentarietà, ci restituisce intatta la genuinità e la forza di uno sguardo di verità, spiazzante in un genere solitamente lineare nei suoi toni forti ed essenziali, per condurci con mano felice a una densa riflessione sulla vita e sulla morte e sul loro caustico rapporto. Nel West la vita, come nella vita reale, valeva un soldo bucato, per dirla in codice, ma, e qui sta la loro bravura, i Coen ci porgono il concetto, prima sorridendo, ma poi man mano il sorriso si trasformerà in un ghigno. Senza mai perdere quel nitore del saper raccontare con forza e originalità contenuti classici, rivisitati con sensibilità moderna e al tempo stesso arcaica, i Coen ci conquistano con un pregnante e colto slalom nei luoghi della memoria che qui si divarica magistralmente in uno spazio puro, senza tempo, in odore di eternità.

 

THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS

Soggetto e regia di Joel & Ethan Coen 

75° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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