Sogno di una notte di mezza …Sicilia

Sogno di una notte di mezza …Sicilia

Dopo “Sicilian Tragedi”, Cappellani raddoppia con “Sicilian Comedi” un farsesco girone infernale marca Liotru. Qui il carosello siciliano di tragiche faide mafiose indossa i panni di un umorismo grottesco e caricaturale, affilando il coltello satirico che accentua, esasperandoli, schemi e contro schemi di una Catania in sfarzoso doppiopetto malavitoso.

Scelto da Teatro Mobile per chiudere la ricca stagione in cartellone, lo spettacolo è una divertente tragicommedia in salsa piccante.

La tragedia è intrecciare una storia d’amore con una storia di mafia e con una delle più raffinate commedie di tutti i tempi, quel Sogno di una notte… che qui diventa un incubo risibile, sfaccettato con striature di comicità greve.

Sostenuta dal ritmo incalzante della già collaudata regia di Guglielmo Ferro in Tragedi, la comedy riprende lo stile dei brevi quadri in successione, dove un cast di tutto rispetto e tutto siciliano, tra cui, gradito ritorno, l’asciutta, ironica e incisiva Fioretta Mari, irride e mette in berlina con leggerezza il mondo malavitoso, senza tuttavia affondare la lama, sullo sfondo della Catania delle cartoline e degli echi del sogno hollywoodiano.

Scritte luminose, costumi vistosamente kitsch, esibizioni inframmezzate da angolazioni effimere sulla volgarità dei sentimenti, dei pensieri, delle situazioni, rivestono un testo che scuce il tessuto della abbondantemente saccheggiata ridicolizzazione della mafia, filone che Roberta Torre aprì con il coraggioso film “Tano da morire”. “Sicilian comedi” manifesta uno sforzo di irridente allegria che scopre i denti, grattando la superficie di una città corrotta, giocherellando con il Potere, tentando di schernirlo, additandolo, ma ciò che addita é in alcuni tratti oscurato dal dito che lo mostra. Il coltello della denuncia si spunta contro l’effimera risata che non castigat mores. Il Mostro si nasconde bonario dietro la corda ammiccante e imbarazzante di un asino che da Shakespeare ha ereditato solo il gioco del teatro nel teatro, tra malizie e innocue risatine.

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SICILIAN COMEDI

di Ottavio Cappellani

Adattamento teatrale di Micaela Miano

Regia Guglielmo Ferro

Aiuto regia Francesco Maria Attardi

Con Fioretta Mari e

Rosario Marco Amato, Gino Astorina, Giuseppe Brancato, Ottavio Cappellani, Fabio Costanzo, Domenico Gennaro, Francesca Ferro, Loredana Marino, Plinio Milazzo, Nick Nicolosi, Mario Opinato, Aldo Toscano, Renny Zapato, Agostino Zumbo

Musiche Massimiliano Pace

Costumi Giusi Gizzo

Produzione Teatro Mobile di Catania

Al Teatro ABC di Catania