Questo teatro ha importanza…al Canovaccio di Catania fino all’8 aprile
Originale messinscena, densa di testi letterari, filosofici, di canzoni d’autore, inusuale nella trama piuttosto lineare nei fatti, ma complessa nei significati, viene proposta in cartellone, nell’intimo spazio del Teatro del Canovaccio “Tutto il resto ha poca importanza”, una novità del versatile Nicola Costa, attore, regista, autore e Direttore dell’Accademia d’Arte drammatica Centro studi Teatro e legalità. Fin dagli esordi apprezzato nel suo percorso teatrale complesso e ricco di indignata riflessione sui mali del nostro paese e del nostro tempo, Pasolini docet, teso in una direzione di rinnovamento, ama fendere lo spazio scenico con una denuncia precisa, puntuale e appassionata, costantemente presente nei suoi inconfondibili lavori. In questa ultima opera di cui è autore e regista Costa osserva con occhio attento e consapevole il nostro tempo, il nostro teatro, la nostra storia, cercando una ragione di vita che sia sostanza.
Due artisti sfrattati, senza lavoro, senza futuro, cercano rifugio in un teatro chiuso. In un divertente incipit portano avanti, armati di pile, nel buio fitto del teatro, un goffo tentativo di occupazione. Sono un uomo e una donna. E’ lei che ha avuto l’iniziativa e si presenta fin dagli esordi caparbia e decisa. L’altro che ha aderito a malincuore, insicuro, titubante, sembra pentirsi, abbandonando l’impresa. La donna persevera nel suo progetto e dopo avere esplorato e fatto proprio il palco ingombro di elementi scenografici, tra una lettura, una canzone, una riflessione, piena di volontà e speranza dovrà fare i conti con l’uomo ritornato sui suoi passi, ma decisamente oppositivo. Inizia così un confronto conflittuale tra guizzi di comicità, esacerbato dalle differenti posizioni. Gradualmente la coppia si ritroverà nell’umana considerazione e rappresentazione di fatti dolorosi come il caso Tortora o la tragica vicenda di Laura Salafia (commovente presenza alla prima dello spettacolo), vittime della cieca violenza e dell’ottusità di un sistema fallimentare che indigna e disonora la nostra coscienza civile e i nostri sentimenti di riscatto. Accompagnati tra gli altri autori dai versi intensi di Alda Merini e dalla voce calda di Fabrizio d’Andrè, i due attori ritroveranno insieme il senso del teatro e della vita in un progetto sincero che abbia come comune denominatore l’unica, autentica dimensione esistenziale: l’amore. Tutto il resto ha poca importanza…
La saggezza del mondo offeso travasata nella ricchezza della cultura e la salvifica speranza si riversano dalla cornucopia del testo, veicolati con energia e intensità dai toni alti e appassionati dell’infaticabile e vulcanica Alice Sgroi e dalla serena pacatezza del versatile Francesco Bernava, convincenti e coesi in un pensiero condiviso pur nella diversità espressiva, dove la naturalezza è, tra gli altri, uno degli elementi sicuramente apprezzabili della loro forza drammaturgica. Questo contrasto tonale su una piattaforma comune di disinvoltura ed esuberanza scenica dell’una e garbata discrezione dell’altro è l’alchimia vincente del loro connubio in scena. Già apprezzati nel premiato “Aquiloni” con la regia di N.Alberto Orofino, si ripropongono di nuovo in coppia in questa pièce dove si misurano con un testo ricco di citazioni e di riflessioni, capaci di scivolare dai toni elegiaci alle striature clownesche, passando per la forza delle parole di grandi autori, in un’atmosfera surreale, tra copioni abbandonati e sogni ritrovati. In un articolato gioco di specchi l’autore e gli interpreti si osservano, si riflettono, si svelano, offrendo e condividendo una nuova visione chiara e percorribile della nostra realtà artistica, politica e sociale, intellettuale, umana. Uno spettacolo nello spettacolo, secondo la migliore tradizione drammaturgica, dove l’accurata regia scopre inediti spunti di innovazione e sperimentazione.
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TUTTO IL RESTO HA POCA IMPORTANZA
Testo e regia di Nicola Costa
Con Francesco Bernava e Alice Sgroi
Elementi scenici e assistenza alla regia Gabriele Pizzuto
Produzione Teatro del Canovaccio con la collaborazione di Centro Studi Teatro e Legalità Accademia d’Arte drammatica diretta da Nicola Costa
Al Teatro del Canovaccio di Catania fino all’8 Aprile