Non è vero ma ci credo. Il paradosso in scena con Enzo Decaro e la compagnia De Filippo al Metropolitan di Catania

Non è vero ma ci credo. Il paradosso in scena con Enzo Decaro e la compagnia De Filippo al Metropolitan di Catania

@Anna Di Mauro, 13 aprile 2025

Per Una stagione a 4 Stelle ecco ritornar in palco il superstiziosissimo Savastano, in un grande classico della commedia napoletana del 1942, con la regia di Leo Muscato e l’interpretazione di Enzo Decaro e della compagnia fondata da Luigi De Filippo. La maschera creata dalla fertile penna di Peppino De Filippo, originariamente ambientata negli anni ’30, rivive in una moderna Napoli anni ’80. A dare corpo e voce al tragicomico personaggio, ineccepibilmente coadiuvato dall’inossidabile cast, è la duttile arte di Enzo Decaro, che incarna l’avido imprenditore con misura, assecondando la sua godibile sobrietà partenopea, pur grondante modelli e archetipi che dalla commedia latina a Molière hanno prosperato con il loro riprovevole e succulento carico di miserabili vizi, creando effetti comici laddove ci sarebbe da piangere lacrime amare.

Erede dell’arte drammaturgica del grande Peppino, Decaro fa rivivere in questo testo la stagione della commedia dell’arte, creando un personaggio-maschera, orchestrato in una rappresentazione dai toni satirici quando non sarcastici, intrisi di calore partenopeo, a tratti velati da un pizzico di malinconia per “i perdenti” come il gobbo e l’impiegato licenziato con cruda determinazione perché creduto iettatore. In questa divertente commedia dal paradossale titolo “Non è vero ma ci credo”, Gervasio Savastano che da buon napoletano vive nel terrore di essere vittima di iattura, per salvaguardare la sua impresa compie azioni riprovevoli e assurde, dagli scongiuri fino a sacrificare la figlia a un matrimonio senza amore, in nome di un misterioso “regolamento” di controiatture, totalmente in balìa della sua implacabile ossessione.

Superstizione e brama di possesso rendono questa figura ampiamente ridicola, anche se la sua vita è un inferno. Si ride impietosamente del suo dramma generato dalle disfunzioni in cui l’uomo indugia fino ad affidare la sua vita a uno scaramantico gobbo con effetti imprevedibili. In una Napoli surreale tra nuvolette sospese e pareti trasparenti e luminose, a fronte di un testo asciugato, Muscato è riuscito a condensare efficacemente i temi originari e variato il finale, ma la sostanza non muta: avidità e superstizione, oggi becera creduloneria alimentata da intelligenze artificiali e fake news, continuano amaramente a inquinare le relazioni umane, in questo spettacolo tradotte in effetti esilaranti. Indicando la via della saggezza ancora una volta il teatro castigat ridendo mores.

NON È VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo

Regia Leo Muscato

con
Enzo Decaro
e con
Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone.

Scene Luigi Ferrigno
Costumi Chicca Ruocco
Disegno luci Pietro Sperduti
Assistente alla regia Roberto Fiorentino

Produzione I due della città del sole

Al Teatro Metropolitan di Catania Sabato 12 e Domenica 13 Aprile