Nonostante tutto, il caro vecchio Natale…consigli di lettura per le festività
Satana nella brughiera. “Janet la storta” di Stevenson, ed. orecchio acerbo
@ Lucia Tempestini, 05-12-2022
Nessuno nel villaggio di Balweary poté mai dimenticare quella notte del 17 agosto 1712. Nell’aria immobile e appiccicosa d’afa le nuvole avvolsero e s’ingoiarono prima il sole poi le stelle sprofondando gli abitanti in una rovente tenebra d’inferno. Il giovane reverendo Soulis stava rientrando in Canonica con il cuore in subbuglio dopo aver visto uno Sconosciuto alto e nero seduto su una lapide del Cimitero – in mezzo alla brughiera scozzese di Dule – quando sentì il bisogno di farsi rassicurare dalla vecchia governante Janet. Janet la storta, la reietta, l’indemoniata, insultata e perseguitata senza sosta dalle comari grifagne e unghiute – mostrificate da quello stesso moralismo di ascendenza biblica da cui Stevenson rifuggì per tutta la vita -, cagne latranti dagli occhi strabuzzati, così infoiate d’odio da aggredire e spogliare Janet fino a provocarle un ictus che le piegherà la testa da un lato per il resto della vita.
Solo l’arrivo di Soulis, così idealista, puro e appassionato da prendere la vecchia con sé, aveva salvato Janet dal linciaggio.
Però quella notte Satana aveva messo piede nella Canonica, impadronendosi del corpo di Janet dopo averla appesa a un chiodo con un filo da rammendo. Non c’è scampo per i marchiati a fuoco, ce lo hanno insegnato Hawthorne e Shirley Jackson: le lettere scarlatte non riesci più a togliertele di dosso, finché non diventi tu stesso quel segno d’infamia che ti hanno imposto.
Ed era stato il Diavolo, nascosto dentro l’involucro di Janet, a inseguire Soulis in giardino con la lentezza degli incubi. Nel nerore pesante che gravava sul petto come una coperta bagnata, fra gli alberi e il torrente da cui vaporava l’acqua. Al pastore non restava che fare appello a Dio, così Egli era arrivato a ristabilire un’apparenza di giustizia, per mezzo di un fulmine apocalittico, di tale potenza da incenerire le povere spoglie di Janet.
Un breve capolavoro della letteratura che si legge dimenticandosi di respirare, immersi nelle illustrazioni tenebrose di Maurizio Quarello, capaci di ricreare i movimenti narrativi di Stevenson per mezzo di una graphic novel parallela dal montaggio vertiginoso.
Janet la storta
orecchio acerbo editore
€ 15