‘Giobbe’: la magia di un rito teatrale

‘Giobbe’: la magia di un rito teatrale

@ Francesco Bianchessi, 22-04-22

Non è semplice, e onestamente, nemmeno possibile, esprimere un’opinione di carattere tecnico e oggettivo sull’esperienza teatrale di Giobbe.
Roberto Anglisani riesce in quello che dovrebbe essere l’obiettivo di ogni narratore, annullarsi completamente di fronte alla storia; sul palco, dell’attore non rimane alcuna traccia e il testo, uno fra i più belli e profondi mai concepiti, è l’unico vero protagonista della scena.
Anglisani interpreta il nipote di Mendel Singer, protagonista della storia, che racconta le disavventure della sua famiglia a un pubblico ristretto, cercando il più possibile di annullare la distanza che intercorre fra l’attore e la platea, il tono è intimo, come quello di un nonno che si rivolge ai nipoti, e il piacere della narrazione palpabile.
La storia della famiglia Singer, scritta da Joseph Roth, uno dei più grandi scrittori del Novecento, è quella di un mondo che cambia a cavallo della Grande Guerra. Essa si svolge fra la Polonia e gli Stati Uniti e vede i protagonisti barcamenarsi fra il passato, da una parte – le proprie radici, l’identità culturale e religiosa -, e dall’altra un mondo che crolla portando con sé tutte le certezze di un’epoca. È una storia antichissima ma ancora attuale, una storia di fede e di identità, che si concretizza per immagini attraverso le parole del narratore. Il teatro recupera la sua forma arcaica, nella sala si svolge un rituale collettivo molto più simile a una messa laica che a molti degli spettacoli cui abbiamo assistito nell’ultimo periodo. Scopo di questo rituale è esorcizzare, attraverso la catarsi, un dolore profondo ed esistenziale, un dolore insito in ogni essere umano che, come accade a Giobbe nell’Antico Testamento, spesso non permette di percepire più niente oltre il confine della propria sofferenza.
Un rituale collettivo della durata di un’ora, dove il rapporto con l’attore è diretto, sincero e privo di barriere. Un’esperienza unica, soggettiva e per questo assolutamente consigliata.

GIOBBE
Adattamento Francesco Niccolini
dal romanzo di Joseph Roth
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
con Roberto Anglisani
regia Francesco Niccolini
produzione Teatro Franco Parenti/ CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia
Spettacolo vincitore dei “Teatri del sacro” 2017