Libri sotto l’albero… Napoleone sbuca dal libro di cucina
@Antonio Castronuovo, 18-12-2021
«Vi sono due classi in Europa, quella che vuole dei privilegi e quella che li rifiuta». Leggo questo pensiero di Napoleone all’inizio della raccolta di massime che Balzac assemblò e pubblicò sotto lo pseudonimo di J.-L. Gaudy nel 1838, e che ora escono in nuova edizione da Sellerio (dopo la prima del 2006).
Per anni il romanziere raccolse tutto quello che gli capitava di leggere sull’Imperatore e lo annotò in un libro di cucina: ne sorse una collezione di 525 massime e considerazioni dichiarate originali, cioè pronunciate dalla bocca di Napoleone. Avendo a che fare con un romanziere – per di più infatuato dalla figura dell’Imperatore – è fatale che alcune cose contenute in questo aureo libretto siano frutto d’invenzione, oppure provengano da fonti incerte.
Non è detto insomma che le massime raccolte da Balzac siano tutte filologicamente credibili: sta di fatto che lo scrittore concorse – quando la figura di Bonaparte cominciava a essere ‘storicizzata’ – alla fondazione del suo travolgente mito. Ma alla fine la collezione funziona meglio di una biografia o di un saggio storiografico: una lettura assai gradevole che sbozza dolcemente la figura del machiavellico generale.
Il 5 maggio del 2021 ricorrevano i duecento anni dalla sua scomparsa e questo piccolo libro è un modo magnifico per attraversarne l’enormità della figura, come anche la sagacia della penna di Balzac nel fondare la creatura letteraria dell’Imperatore, una delle più seducenti figure della storia moderna: colui che fece della Rivoluzione una forza per portare la legge dei Lumi nell’Europa di antico regime. Come infatti suona la massima n. 3, «La rivoluzione è un’opinione che trova delle baionette».
Honoré de Balzac, Massime e pensieri di Napoleone, Palermo, Sellerio, 2021