Alla ricerca delle origini: Maloviento (tre storie vere e false dalla città delle streghe) alla XLII edizione di Benevento città spettacolo
@Marco D’Alessio 31-08-21
Ricercare le origini attraverso miti, racconti e leggende è uno degli elementi dello spettacolo “Maloviento”, un nome che a lungo ha permeato la tradizione della città di Benevento e che ha resistito anche dopo il suo cambiamento a seguito della sconfitta di Pirro in epoca romana. L’esigenza di spiegare e dare concretezza all’esistenza di questo nome col tempo ha comportato una stratificazione di racconti e dicerie.
Il pubblico incontra davanti a sé, su una scena vuota, un cantore (Peppe Fonzo), seduto su una sedia, che inizia a mimare e a dar voce ai racconti su Maloviento. Illustra le vicende di uno sventurato cantore che ha perso la sua amata, caduta nel fiume a seguito del morso di una vipera. Lui, come Orfeo (forte è il richiamo a questo mito), rimane su una roccia a piangere disperatamente e a maledire il Creatore per essersi beffato di lui infliggendogli questa terribile sorte.
Successivamente è raccontata la vicenda di Sorgente, una fanciulla bellissima che viene data in sposa a un giovane facoltoso, ma il matrimonio si rivelerà infelice e non sarà consumato. L’episodio è oggetto di maldicenze in città e fonte di dolore per la ragazza che trova conforto nel tramonto, che osserva da una sedia a dondolo. Nel corso di uno dei pomeriggi che preludono al crepuscolo Sorgente si addormenta e prende il volo come sognava da bambina.
Lo stesso volo accomuna anche ‘Orfeo’ del precedente racconto; entrambi sono pervasi dal ‘Maloviento’ che la leggenda spiri da una piccola feritoia che si trova nella Bella dormiente, portando i due protagonisti alla morte.
La pièce ci ricorda Basile e il suo celeberrimo “Lo cunto de li cunti” soprattutto per lo schema narrativo del racconto nel racconto, ma non manca spazio alle contaminazioni del mito di Orfeo declinato e incanalato in un tempo e in un luogo ben diverso da quello classico.
Una performance ben resa dalla dinamicità narrativa di Fonzo, accompagnata dal sound che conferisce maggiore enfasi ai racconti, spingendo a una riflessione: entrambi i protagonisti sono oggetto di una pubblica derisione che li conduce alla disperazione e alla follia; quindi la rappresentazione delle loro tristi vicende è un memento per ricordare come le parole, persino quelle apparentemente più innocue, possano arrecare danno all’altro.
MALOVIENTO
(tre storie vere e false dalla città delle streghe)
una produzione: Magnifico Visbaal Teatro
di e con Peppe Fonzo
musiche Flavio Feleppa
costumi e oggetti di scena Magnifico Visbaal Teatro