I fantasmi di Eduardo sul palco del Brancati di Catania
@ Anna Di Mauro (17-01-2020)
Catania – Le creature fantasmatiche sono fonte inesauribile di storie e racconti il cui indiscutibile fascino irrora le pagine letterarie, il teatro, il cinema, dando vita a un genere ibrido che continua a inquietarci, a irretirci, come la celebre commedia di Eduardo De Filippo, “Questi fantasmi”, scritta nel 1945 e rappresentata all’Eliseo di Roma nel 1946, in scena in questa edizione ambientata nel catanese, unica variante rispetto all’originale, al Brancati di Catania. Sull’opera del grande Eduardo si proietta inesorabilmente l’ombra della sua maschera tragicomica, il fantasma che inevitabilmente continua a presentarsi sul palco ogni volta che viene rappresentata una sua opera. L’inossidabile creatura del grande drammaturgo napoletano, una delle più rappresentate con grande successo al teatro e al cinema nella versione firmata Renato Castellani del 1967, baluginante di atmosfere scarpettiane e pirandelliane più che altrove, offre un testo coeso, dove gli incastri e le relazioni tra realtà e finzione si intrecciano magicamente, mantenendo fino alla fine la cifra dell’ambiguità. In una casa notoriamente infestata dai fantasmi viene ad abitare gratis l’indigente e attempato Pasquale Loiacono, con Maria, la sua giovane moglie, bella e tormentata. Il patto stretto con il padrone di casa è però che l’uomo si affacci mattina e sera sorridente dai balconi, testimoniando che tutto è a posto, per riscattare la casa dalla sua nomea. Un uomo in effetti si aggira per le stanze della casa, creduto un fantasma da Pasquale (ma è ingenuità, furbizia o intelligenza?), anima nera che, comodamente e con grande soddisfazione, quotidianamente trova in casa denaro generosamente elargito dal “fantasma”. In realtà è Alfredo, l’amante di Maria, anima perduta, la dolcemente inquieta Maria Rita Sgarlato, a sua volta ammogliato e con due figli, anima irrequieta e passionale che, invaghitosi della giovane donna, ha praticamente abbandonato la famiglia. L’irruzione nella casa della moglie disperata di Alfredo, la buffa e ironica anima triste di Olivia Spigarelli, con prole e parenti al seguito, sempre scambiati per fantasmi (forse…) da Pasquale, troncherà la relazione dei due adulteri e per conseguenza la frequentazione di Alfredo e le sue elargizioni. Il finale, condito dalla pietas, vedrà ricomporsi il quadro familiare, non senza sbavature inquietanti. Ambiguità, tradimenti, menzogne, miseria morale e materiale, sono questi i veri fantasmi di cui è popolato il dramma. I duetti con il professore, altro fantasma che non appare mai in scena, dirimpettaio di Pasquale, sono godibili cammei che alimentano quel gioco vero/falso su cui scorre l’intera pièce, geniale e intramontabile. Il dramma di queste anime in pena, dai risvolti comici, definito da Armando Pugliese “un perfetto affresco di un girone dantesco” si avvale della sua onesta regia, fluida, attenta ai dettagli e di un cast affiatato e collaudato, con Angelo Tosto che affronta con sfumature inedite il ruolo principale, affiancato dalle esuberanze colorite del portiere di Giampaolo Romania e della sua grottesca sorella Carmela, l’ilare demente di Elisabetta Alma, dall’elegante “fantasma” appassionato e compassionevole di Emanuele Puglia e dal di lui disinvolto cognato di Plinio Milazzo, in un ensemble colorito, acceso da spunti umoristici e gradevoli gags. I fantasmi di Eduardo sono più attuali che mai.
QUESTI FANTASMI!
di Eduardo De Filippo
Regia Armando Pugliese
Scene e costumi Dora Argento
Musiche Matteo Musumeci
Con
Angelo Tosto, Maria Rita Sgarlato, Emanuele Puglia, Olivia Spigarelli, Giampaolo Romania, Plinio Milazzo, Elisabetta Alma, Enzo Tringale , Paola Bonaccorsi e Leonardo Zappalà.
Produzione Centro di Produzione Teatrale. Teatro della Città.
Al Teatro Brancati di Catania fino al 26 Gennaio