Magia natalizia al Piccolo Teatro Strehler, Lo Schiaccianoci
@ Amelia Natalia Bulboaca (16-12-2019)
Milano – A Milano la magia del Natale si respira a pieni polmoni non sulle strade addobbate, non certamente (o non solo) grazie alle luminarie e alle vetrine a tema ma piuttosto varcando la soglia incantata dei teatri, veri varchi spazio-temporali su un altrove che, una volta alzato il sipario, ci sembra l’unica realtà possibile e desiderabile. Magia a piene mani viene elargita da Lo schiaccianoci, favola intramontabile e racconto natalizio per eccellenza, nonché una delle punte di diamante della produzione ballettistica russa. A oltre un secolo dal debutto al Teatro Mariinskij di Sankt-Peterburg, regala ancora stupore ed emozioni dal palcoscenico dello Strehler.
Sulle incantevoli note di Pëtr Il’ič Čajkovskij, vediamo volteggiare come in un sogno gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Per molti dei giovanissimi ballerini si tratta del tanto atteso debutto e la prova è superata magistralmente, come confermato dagli applausi entusiasti del pubblico.
La coreografia di Frédéric Olivieri, Direttore del Corpo di Ballo della Scala, restituisce tutta la dimensione fiabesca e onirica del balletto originale firmato da Lev Ivanov, che era subentrato nel 1892 al celebre e anziano coreografo Marius Petipa. L’allestimento del Teatro alla Scala e i costumi sono firmati da Roberta Guidi di Bagno.
La storia si rifà al racconto di Ernst Hoffmann, Nußknacker und Mausekönig (Lo Schiaccianoci e il re dei topi) ma nella versione meno cupa scritta da Alexandre Dumas padre, Histoire d’un casse-noisette. La protagonista della storia è una fanciulla dal nome Clara, a cui il padrino, Drosselmayer, regala uno strano schiaccianoci sotto forma di ussaro. Nel sogno di Clara, lo schiaccianoci-ussaro prenderà vita e, mettendosi alla testa dell’esercito di soldatini, sconfiggerà il Re dei Topi e la porterà con sé in una magica foresta innevata. Il primo atto termina con l’affascinante e delicato Valzer dei fiocchi di neve. Il secondo atto è dominato dal Passo a due della Fata Confetto e del Principe nonché dalle danze popolari – russa, araba e cinese (di una squisita tenerezza sono i giovanissimi interpreti delle danze cinesi).
Tutto è bene quel che finisce bene: al risveglio la fanciulla riabbraccerà il suo amato schiaccianoci e il sipario cadrà su questa bellissima immagine di una bimba felice, intenta ad accarezzare il suo giocattolo e a sognare, questa volta a occhi aperti.
È un messaggio di letizia, di gioia e di speranza quello che ci viene consegnato da Lo Schiaccianoci, una fiaba che continua a far sognare i bambini di tutte le età!