La verità in frantumi di Pirandello. ‘Sei’ di Scimone e Sframeli al Teatro Vascello di Roma
@ Simona Almerini (04-12-2019)
Roma – La nota compagnia siciliana Scimone Sframeli, nata 25 anni fa, omaggia il più grande drammaturgo siciliano, e forse italiano, del ‘900 con “Sei personaggi in cerca d’autore”.
La storia è arcinota. In un teatro, mentre degli attori e un capocomico stanno provando uno spettacolo, irrompono dalla platea alcune persone che si presentano come Personaggi, pronti a raccontare la loro storia. Il Padre ha avuto una relazione con la Madre, dalla quale è nato un Figlio, che però è stato subito tolto alla donna, la quale si è poi sposata con un altro uomo, con cui ha avuto tre figli. Alla morte del marito la famiglia si è ritrovata in difficoltà economiche tali da costringere la Madre a lavorare come sarta per Madama Pace. La Madre ignora che la Figlia, per aiutarla, si prostituisce di nascosto nel retrobottega di Madama Pace. Un giorno si presenta nella stanzetta il Padre, che quindi pretende di consumare un rapporto con la Figlia. Ciò rappresenta la scena cardine dell’intera vicenda. Il capocomico, se in un primo momento è titubante ad accettare la sfida, alla fine decide di mettere in scena la storia dei sei Personaggi.
Sei personaggi in cerca d’autore è un testo metateatrale che da un lato può essere considerato una critica contestualizzata al teatro di quel periodo (la recitazione manichea degli attori), e dall’altro può essere visto come una metafora della condizione umana. Tutti indossiamo centomila maschere, a seconda del contesto in cui ci troviamo. Per questo il Padre pretende di non essere giudicato per un solo atto del passato che, seppur spregevole, non può essere considerato rappresentativo di tutta la sua esistenza. Dal suo punto di vista infatti si è comportato generosamente accogliendo in casa sua la Madre e i tre figli. Al contrario la Figlia lo odia con tutta sé stessa e cerca di umiliarlo mettendo in scena all’infinito l’episodio avvenuto nel retrobottega di Madama Pace. Questo dimostra che non esiste una verità, ma tanti frammenti quanti sono i protagonisti della vicenda.
Scimone (il Capocomico) e Sframeli (il Padre) si confermano due attori capaci e consapevoli della propria espressività (corporea e vocale). Buona prova recitativa di tutto il cast e in particolar modo di Zoe Pernici (la Figlia), perfetta nel ruolo di femme fatale perduta.
L’adattamento di Spiro Scimone, piuttosto che aggiungere qualcosa di nuovo mira a togliere, una volontà di sottrazione che si evince già dal titolo. I sei personaggi in cerca di autore diventano semplicemente “Sei”. Scimone e Sframeli non indagano, non rivisitano il testo cercando di comprendere cosa vedrebbe oggi Pirandello nella nostra società dello spettacolo, ma si limitano a mettere in scena la storia originaria della pièce. E così i sei Personaggi, che provengono da un’altra epoca, sembrano completamente dissociati rispetto agli Attori contemporanei. Sono sei personaggi che si portano dietro le contraddizioni del loro tempo, e una visione dei rapporti di genere che oggi appare superata se non ridicola. E infatti a volte si crea un inevitabile effetto comico che porta lo spettatore a ridere. Non c’è nulla di male in una sana risata a teatro, ma chissà cosa ne penserebbe Pirandello. Il Maestro infatti proprio su questo argomento scrisse un saggio dove traccia la differenza tra ironia, che nasce dal contrasto tra realtà e apparenza e suscita il riso, e umorismo (da lui preferito) che invece è la riflessione scaturita dall’evento comico.
SEI
Drammaturgia: Luigi Pirandello
Adattamento: Spiro Scimone
Regia: Francesco Sframeli
Attori: Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber, Bruno Ricci, Francesco Natoli, Maria Silvia Greco, Michelangelo Zanghì, Miriam Russo, Zoe Pernici
Scena Lino Fiorito
Costumi: Sandra Cardini
Disegno luci: Beatrice Ficalbi
Musiche: Roberto Pelosi
Regista assistente: Roberto Bonaventura
Foto di scena: Gianni Fiorito
Produzione: Compagnia Scimone Sframeli/ Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale/ Teatro Biondo di Palermo/ Théâtre Garonne Scène Européenne Toulouse, in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia