BCT – Benevento cinema e televisione: ‘Non ci resta che il crimine’, una commedia tra fantasy e anni ‘80

BCT – Benevento cinema e televisione: ‘Non ci resta che il crimine’, una commedia tra fantasy e anni ’80

di Marco D’Alessio 11-07-2019

Moreno, Sebastiano e Giuseppe, tre amici in difficoltà economiche decidono di sbarcare il lunario ideando un tour nei luoghi simbolo della banda della Magliana. Questa luminosa idea prende forma durante una pausa in compagnia del loro amico Gianfranco, oggetto di vessazione durante gli anni di gioventù, allorché oltrepassando un ponte di Einstein-Rosen si ritrovano nel 1982, gli anni dei mondiali di calcio in Spagna e dei tempi d’oro della banda stessa. Mentre Gianfranco torna indietro, gli altri rimangono, imbattendosi in una serie di peripezie. Decidono infatti di scommettere sulle partite di calcio, essendo a conoscenza dei risultati, e guadagnano un’ingente somma di denaro che tuttavia perdono al momento di pagare il conto in un nightclub contraendo così un debito con Renatino, capo della banda, che rapisce Giuseppe e minaccia gli altri due di uccidere il loro amico in mancanza del pagamento entro 36 ore.

Per racimolare il denaro necessario tentano di derubare Gianfranco, all’epoca bambino, come fecero già in gioventù, senza successo, poi cercano di riprendere la fede nuziale di Sebastiano, indossata erroneamente durante la serata nel nightclub da Sabrina, amante di Renatino.

Persa ogni speranza, i due non trovano altra alternativa che recarsi alla basilica di Sant’Apollinare, dove è custodito il tesoro della banda stessa, e saldano dunque il debito con una piccola parte del tesoro. I tre amici si ricongiungono ma Giuseppe, preso dalla gioia, svela in anticipo il gol di un giocatore mentre la banda sta vendendo una partita del mondiale, e Renatino, insospettito, sequestra il trio, sfruttando le “doti” del rapito per vincere del denaro. In seguito, il capo della banda costringe i tre a compiere insieme a lui una rapina in banca, che si conclude con la cattura del boss e la fuga del trio. L’occasione porta Moreno a ideare un piano: intrufolarsi di nuovo a Sant’Apollinare, rubare il tesoro della banda, seppellirlo in un posto sicuro e riprenderlo nel 2018, ma per realizzare il progetto sono necessarie le chiavi della porta che li divide dal wormhole, in possesso di Sabrina, della quale Sebastiano è innamorato. Quindi Sebastiano va a casa della donna e prova a prendere le chiavi, ma lei si accorge dell’inganno e l’uomo le rivela del cunicolo spazio-temporale e del fatto che viene dal futuro. Sabrina, innamorata di Sebastiano, si lascia trascinare dall’uomo e si unisce al trio nel furto che termina con l’arrivo di Renatino, rilasciato dopo essere stato catturato dalla polizia. Così avviene il sequestro di Moreno, Sebastiano e Gianfranchino, giunto anche lui sul posto, da parte del malvivente. Solo Giuseppe si salva, poiché mostra fedeltà al boss. Renatino spara a Moreno e Sebastiano con la pistola di Giuseppe e sequestra Gianfranchino. Tuttavia, Giuseppe si ricorda che la pistola è a salve e realizza che i due amici sono ancora vivi. Con Sabrina si reca alla ricerca dei due, ricongiungendosi a loro. Così, il quartetto ruba di nuovo il tesoro, lo seppellisce e, dopo che Moreno libera Gianfranchino, i quattro si recano al ponte, ma Renatino li scopre mentre Sabrina si allontana dagli altri, intenzionata ad impossessarsi di tutto il tesoro.

Ormai spacciati, i tre vengono salvati da Gianfranco, che li riporta dunque nel 2018. Tuttavia Renatino ha attraversato il ponte prima che esso esplodesse a causa di una bomba piazzata da una fazione della banda che si era precedentemente staccata dal boss. Quindi trasportato nel 2018, il boss giura vendetta nei confronti del trio, mentre questi sono intenzionati a riprendersi il tesoro in possesso di Sabrina.

Una commedia, proiettata nell’ambito del BCT – Benevento cinema e televisione, preceduta dall’intervista a Ilenia Pastorelli, interessante per l’aspetto fantasy degli espedienti adoperati, tra cui il ponte di Einstein-Rosen, che hanno permesso l’effetto paradossale di una commistione tra elementi e atteggiamenti contemporanei dei protagonisti con aspetti tipici degli anni’80. Proprio da questo “scontro temporale” nasce l’effetto comico trasmesso allo spettatore, che nel corso del film perde la sua efficacia a causa della fastidiosa ripetitività di alcune situazioni e dei tempi dilatati. L’idea di partenza, che avrebbe potuto rappresentare uno spunto originale, prende quasi subito a girare a vuoto, ingenerando quella sensazione di gratuità e inutilità propria della quasi totalità delle commedie italiane contemporanee.

NON CI RESTA CHE IL CRIMINE

Data di uscita: 10 gennaio 2019

Genere: Commedia

Anno: 2019

Regia: Massimiliano Bruno

Attori: Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Gianmarco Tognazzi, Ilenia Pastorelli, Massimiliano Bruno, Daniele Trombetti, Daniele Blando, Emanuel Bevilacqua, Sara Baccarini, Lorenzo Lucchi

Paese: Italia

Durata: 102 min

Distribuzione: 01 Distribution

Sceneggiatura: Massimiliano Bruno, Nicola Guaglianone, Menotti, Andrea Bassi

Fotografia: Federico Schlatter

Montaggio: Luciana Pandolfelli

Musiche: Maurizio Filardo

Produzione: Italian International Film con Rai Cinema