Il furioso lirismo di Giovanna di Castiglia

Il furioso lirismo di Giovanna di Castiglia

di Simona Almerini 25-05-2019

Titolo: Giovanna sotto il sego del tempo. Una regina pazza o una donna ribelle.

Drammaturgia: Adriano Marenco

Regia: Alessandra Caputo

Attrice: Patrizia Bernardini

Musiche originali: Rodolfo V. Puccio

Costumi: Antonella D’Orsi Massimo

Disegno luci: Antonio Belardi

 

ROMA – Giovanna di Castiglia, soprannominata Giovanna la Pazza, fu una regina senza regno vissuta dal 1479 al 1515. La sua drammatica storia è emblematica per raccontare la violenza che le donne hanno subito dal potere repressivo patriarcale. La sua unica colpa fu infatti quella di amare troppo.

Destinata al trono e per questo data in sposa a Filippo il Bello, figlio di Massimiliano d’Asburgo, fin da subito si innamorò del marito, tralasciando doveri ed etichette ai quali la costringeva il suo ruolo. Giovanna soffriva di disturbi alimentari e spesso, esasperata dalle continue infedeltà del marito, aveva scoppi d’ira davanti a cortigiani e servitori. Giovanna pagò il prezzo della sua incredibile libertà emotiva. Quando morì Filippo infatti, decise di non seppellire subito l’amato ma lo fece imbalsamare per rimanere accanto a lui. Questo episodio divenne il pretesto che il padre, Ferdinando di Aragona, utilizzò per farla rinchiudere nella fortezza di Tordesillas, con l’accusa di essere pazza. Ci rimarrà 46 anni, prima per il volere del padre e poi del figlio, Carlo V.

Il testo di Adriano Marenco racconta questa storia in modo intenso, poetico e allo stesso tempo ironico. Il monologo è un flusso che Giovanna intrattiene con la sua coscienza: a volte ricorda con tenerezza l’amato e i figli, altre impreca lasciandosi andare ad un furioso lirismo. La regia di Alessandra Caputo si focalizza su un’elegante poltrona (simbolo di quel trono fantasma) dove Patrizia Bernardini si muove sinuosamente seguendo le immaginarie traiettorie della sua disperazione. L’attrice, dotata di un’ipnotica presenza scenica, assume su di sé l’incontrollabile passione di Giovanna, che si comprende non essere follia ma solo voglia di vivere e di amare liberamente. Musiche dal vivo di Rodolfo V. Puccio.