Le contraddizioni di una donna. ‘Gloria Bell’ di Sebastiàn Lelio, con Julianne Moore
FIRENZE | Odeon CineHall (v.o.) – Nella nuova versione del film, la protagonista Gloria Bell, interpretata da Julianne Moore, una quasi sessantenne divorziata con due figli maturi, cerca il divertimento nel ballo e un po’ di amore in locali notturni per adulti soli, e lo fa conciliando questo aspetto di vita demodé e leggero con un lavoro carico di responsabilità presso un’assicurazione – e il suo essere madre, a volte un po’ sforzato, elargendo consigli e aiuti spesso non richiesti -.
Gloria è inarrestabile e desidera che ogni momento possa essere riempito a tutti i costi da qualche attività, compagnia o nuova situazione. Gloria è sensibile? E’ un’opportunista? E’ semplicemente una donna alla continua ricerca di una realtà migliore? Difficile arrivare a una risposta unica perché ogni scena riesce a entrare in contrasto con la successiva, come d’altronde è particolarmente complicato inserire Julianne Moore nei panni di una donna di una certa età, in qualche modo imbruttita da occhiali e da abiti a volte sciatti, ma che splende sempre di una giovinezza e bellezza imbarazzanti. L’intercalare dei colloqui con i figli o con le amiche si conclude spesso con un classico e sintetico “I love you”, assolutamente esaustivo per gli americani, un po’ tronco e statico per gli europei.
Una sera incontra Arnold, uomo apparentemente semplice con una vita tipicamente e tristemente maschile, che sembra all’inizio farle ritrovare il senso e il calore di un suono che somiglia alla parola “famiglia”. Sebastiàn Lelio ci cala in scene di quotidiana normalità e follia durante gli incontri tra famiglie allargate, miscela caustica di finte e vere affinità con l’ex marito e la sua attuale compagna osservati con espressione atona dai rispettivi figli, di cui Lelio e i giovani interpreti fanno risaltare l’apatia di fondo. Neanche la gravidanza inaspettata della figlia suscita l’emozione che ci si aspetterebbe, e addirittura produce imbarazzo, distanza e la sensazione da parte di tutti i presenti di non sentirsi all’altezza di dare un consiglio o un giudizio.
Gloria incarna tante donne diverse e contraddittorie in una, riusciamo a capirla quanto a fraintenderla, ed è davvero sorprendente come si formi sotto i nostri occhi, nell’arco della narrazione, un ritratto femminile fiero, pur fra debolezze e solitudine. Meno coinvolgente la figura di Arnold, un John Turturro perfetto nel ruolo di un uomo che si considera vittima della vita e al contempo si fa carnefice di quella di Gloria, accettando un’esistenza inesorabilmente mesta e vuota e cercando di farvi piano piano sprofondare anche la donna. Emergono piccole increspature di ribellione in Arnold, un larvale desiderio di cambiamento miseramente abbattuto dall’intervento delle figlie invadenti e indiscrete, figure dalla psicologia appena abbozzata eppure letali. Il disincanto ironico che aleggia costantemente sul film lascia spesso l’amaro in bocca.
Una strepitosa Julianne Moore ‘in vacanza’ dai consueti ruoli impegnativi e drammatici, crea un personaggio libero eppure prigioniero dentro i vestiti sempre troppo stretti di una donna dei nostri tempi, in qualche modo asincrono rispetto alla vita.
Ringraziamo Odeon CineHall per la preziosa collaborazione.
Titolo originale: | Gloria Bell |
Nazione: | U.S.A. |
Anno: | 2018 |
Genere: | Commedia |
Durata: | 102′ |
Regia: | Sebastián Lelio |
Cast: | Julianne Moore, John Turturro, Michael Cera, Jeanne Tripplehorn, Sean Astin, Alanna Ubach, Rita Wilson, Holland Taylor, Brad Garrett, Caren Pistorius |
Produzione: | Fabula, FilmNation Entertainment |
Distribuzione: | Cinema |
Data di uscita: | 07 Marzo 2019 (cinema) |