La natura composita di ‘Karenina & I’, il film di Tommaso Mottola al Teatro Argentina di Roma
ROMA – Il 9 marzo si è tenuta una serata speciale al Teatro Argentina, dove è stato presentato Karenina and I , un film che racconta la preparazione dello spettacolo teatrale che mette in scena uno dei romanzi più famosi della letteratura mondiale, Anna Karenina di Lev Tolstoj.
Gɵrild Mauseth, attrice norvegese che da anni vive in Italia, ottiene la parte di Anna Karenina in uno spettacolo di una compagnia russa. Il regista, conoscendo la sua versatilità linguistica, le propone di recitare in russo, lingua per lei quasi sconosciuta. Gɵrild accetta la sfida e per prepararsi al meglio decide di intraprendere un lungo viaggio in treno, con Baltazar (il figlio quattrenne) per tutta la Russia. Visita così i luoghi che ha “frequentato” Anna Karenina confrontandosi con le persone locali per sapere cosa ne pensano della protagonista e più in generale del romanzo. C’è infatti chi sta dalla parte di Anna e di Vrònskij e quindi della passione, chi invece simpatizza per Karenin, che rappresenta la famiglia. Gɵrild cerca di immergersi totalmente, h24, nel personaggio e nella lingua russa, ma non è per niente facile e infatti il regista, durante le prove, deciderà di farle recitare in russo solo le battute, mentre i monologhi saranno in norvegese. Gɵrild, come Anna Karenina, recupera alcuni ricordi d’infanzia e adolescenza solo alla fine del viaggio, in particolare uno che riguarda un periodo molto duro che aveva rimosso.
Karenina and I è costruito sulla contaminazione di culture e lingue differenti, in particolare quattro: russo, norvegese, italiano e inglese. Anche la sua estetica riflette questa natura composita. Il film infatti è un pastiche di vari stili (road movie, diario, videoarte, documentario) con una fotografia accurata che riesce a cogliere la luce dei vari paesaggi che attraversa, dal paesino di campagna russo ai fiordi norvegesi. La voice over narrante è di Liam Neeson.
Karenina and I è anche un film delicato e introspettivo che Tommaso Mottola ha potuto realizzare grazie alla sua posizione privilegiata di marito di Gɵrild e padre di Baltazar che gli ha permesso di entrare nei loro momenti di quotidiana intimità. Per l’attrice la sua condizione di madre è molto importante per comprendere il romanzo di Tolstoj e alla fine dichiara che il regalo più grande che le ha donato Anna Karenina è la consapevolezza della sua felicità e della sua fortuna.