Il silenzio prima dell’Orrore. ‘Dracula’, dal romanzo di Bram Stoker, con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini alla Pergola di Firenze, prima nazionale
FIRENZE – Forti del grande successo di Delitto/Castigo, Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini tornano al Teatro della Pergola, in prima nazionale, con la riscrittura di un altro capolavoro della letteratura, l’ultimo grande romanzo gotico: Dracula di Bram Stoker. La regia è dello stesso Rubini, che cura l’adattamento insieme a Carla Cavalluzzi.
Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini danno vita a una discesa notturna nell’ignoto, che ci offre l’opportunità di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi, mettendoci a confronto con i nostri più profondi e ancestrali misteri.
Dracula di Bram Stoker è prima di tutto un viaggio tra lupi che ululano, grandi banchi di foschia, e cavalli dalle narici infuocate. Ai bordi della strada numerose croci. A compiere il viaggio è il giovane procuratore londinese Jonathan Harker, incaricato di recarsi in Transilvania per curare l’acquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula.
Il giovane Harker non sa la sciagura che lo attende, ma immediatamente, appena ha inizio il suo viaggio, si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri. Quando giunge a Castel Dracula si ritrova al cospetto di un uomo vestito di nero, dagli occhi sporgenti e troppo rossi, dai denti troppo bianchi e aguzzi, dalle mani troppo grandi e le dita così affilate che sembrano artigli. Un pallore eccesivo che lo fa assomigliare più a un morto.
È in un clima di illusione, di oscurità e paura che sarà calato colui che si accosta al cancello di Castel Dracula, come chi sopraggiunto nell’Ade comprende a poco a poco di essere finito in una tomba. Ed è quindi questo il fulcro della rappresentazione: da una monumentale scala posta al centro della scena i personaggi scenderanno in un luogo frastagliato da ombre e disseminato di specchi che non riflettono immagini, ma solo paure. Una dimensione dove il buio prevarrà sulla luce, il chiarore ferirà come una lama lo sguardo, il cupo battere di una pendola segnerà il tempo del non ritorno, uno scricchiolio precederà una caduta e il silenzio l’arrivo della bestia che azzanna e uccide. Una realtà malata dove sarà impossibile spezzare la tensione e da cui sembrerà impossibile uscirne vivi. Perché di quell’oscurità ogni individuo è portatore.
5 – 10 marzo | Teatro della Pergola, Prima Nazionale
(ore 20:45, domenica 15:45)
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, Fondazione Teatro della Toscana
Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini
DRACULA
da Bram Stoker
adattamento di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini
con Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana, Margherita Laterza
scena Gregorio Botta
costumi Chiara Aversano
musiche Giuseppe Vadalá
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
luci Tommaso Toscano
fonica Carmine Acconcia
direttore di scena Mariano Giamè
macchinista Angelo Cavaliere
sarta Antonella D’Orsi
amministratore Cesare Gaudenti
regista collaboratore Gisella Gobbi
regia Sergio Rubini
Durata: 1h e 45’, atto unico.