Un viaggio dalla routine all’azione. ‘Ljubljana – Una storia di diamanti, amore e morte’ di Enrico Miniati, edizioni Atelier
Il titolo, che l’autore Enrico Miniati ha voluto dare al libro, spiega già abbastanza gli argomenti trattati ma – ad onor del vero – è caldamente consigliato leggere il racconto per capire quanto sia straordinario sentire viva dentro ognuno di noi la sensazione di far parte della storia narrata. Si tratta di una trilogia che parte proprio da questo volume.
Il thriller, mosso sempre dall’amore, ha inizio a Firenze, città natale del Miniati, per passare e tornare più volte brevemente a Milano, fare una rapida visita a Trieste e concludersi a Ljubljana. I protagonisti, Guido e Beatrice ma anche Alberto e il Conte, sono persone che conducono una vita pressoché normale, alla quale però si aggiungono particolari che forniscono ottimi spunti e colori a ciascuno di noi per rintracciare nei personaggi qualche vecchia conoscenza.
Per coloro che hanno vissuto in maniera più approfondita il mondo del Calcio in Livrea, troviamo un personaggio – Alberto il tassista ex poliziotto – creato ispirandosi alle figure di due ex calcianti. Alberto infatti è esattamente una miscellanea di questi due personaggi di rilievo, che negli anni ’90 hanno fatto la storia, insieme ad altri, del Calcio Storico Fiorentino.
L’appassionante vicenda è costruita in moda da poter diventare un film, appare come una vera e propria sceneggiatura scritta con semplicità e partecipazione. I capitoli si susseguono con slancio e forte attrattiva, iniettano una dose continua di smania, quasi cupidigia, di voltare la pagina successiva e quella dopo e quella dopo ancora.
La storia ha inizio con Guido che casualmente incontra Beatrice sul treno, ambedue sono diretti a Milano per lavoro. Timidamente i due hanno un approccio che li vedrà condividere qualche giorno nella capitale economica italiana. Cambia lo scenario e il tema principale diventa un’incredibile vicenda di contrabbando, scaturita all’interno del più routinario svolgimento di un lavoro. Il romanzo si trasforma ancora: viene commesso un omicidio. Una tragedia insospettabile stravolge la vita dei protagonisti. Sopraggiunge in modo quasi sommesso la straziante verità e l’obbligo immediato di una partenza per Ljubljana.
E’ già possibile notare, con questa descrizione volutamente sommaria, quanti frammenti di mondi e situazioni diverse Enrico Miniati abbia inserito. Sono continue suggestioni, che si susseguono con naturalezza e per le quali mai ci sarà bisogno di tornare indietro né di una riga né di una pagina per riprendere il filo del racconto. Appena conclusa la lettura dell’ultima pagina, giunti al finale del racconto, il primo pensiero sarà correre a comprare il secondo volume della trilogia.