Discussioni salottiere a margine dell’e-book. ‘Double vies’ (‘Il gioco delle coppie’) di Olivier Assayas da oggi al cinema
di Simona Almerini 03-01-2019
Dopo la conturbante intensità di Cloud of Sils Maria e Personal Shopper, Assayas ritorna a battere strade più rassicuranti con un film che esplora i rapporti di coppia e che riflette sulla rivoluzione digitale. Fin dall’incipit infatti i personaggi discutono continuamente, prendendo posizioni opposte, su come l’era dell’informazione abbia cambiato tutti i processi socio-culturali, a partire dalla fruizione di un libro. C’è infatti chi sostiene in modo sconsolato che quest’ultimo sia destinato a scomparire in favore di una forma di comunicazione più spiccia e volgare, chi invece è molto ottimista e considera l’e-book l’avvenire che permetterà una più rapida democratizzazione della cultura.
Double vies risulta un film verboso e tipicamente “francese”, dove in quasi tutte le scene i personaggi, tipicamente bobo (bourgeois-bohème), in gruppo o in coppia, bevono vino e chiacchierano dei massimi sistemi. Un’opera gradevole che però non risulta all’altezza dei due precedenti film già citati, che nella carriera del regista francese hanno rappresentato una sorta di svolta esistenziale. Nel cast sono presenti nomi di calibro internazionale come Guillaume Canet e la sua attrice feticcio Juliette Binoche, che in modo molto ironico si autocita esplicitamente.