Popcorn al sapore di anni novanta al Teatro di Rifredi
Entra dalla porta come un qualsiasi spettatore in ritardo, abiti casual e zainetto sulla schiena. Sale sul palco e raggiunge l’amico, che attendeva a scena aperta, scrivendo su un quaderno e controllando le luci, già mentre i primi spettatori entravano in sala. I due si salutano con un dap [una stretta di mano con movimenti prestabiliti, usata per personalizzare il saluto fra due amici, trovate qualche informazione in più qui https://it.wikipedia.org/wiki/Dap_(gesto)]. Iniziano subito i primi bisticci che verranno risolti a colpi di clownerie, giocoleria e coreografie di ballo. Uno spettacolo di arti “di strada” ben amalgamato e divertente che riesce a intrattenere soprattutto i più piccoli. Le specialità di Juggling proposte sono palline, clave, un breve intervento di contact e i cerchi, questi ultimi sicuramente il loro cavallo di battaglia per la maestria con cui riescono a gestirne così tanti (15).
L’atmosfera anni novanta in cui Jean-Baptiste e Jonathan ci trasportano risulta estremamente coinvolgente per qualsiasi millennials (ovvero la generazione y, nati fra i primi anni ottanta e la fine degli anni novanta) fra il pubblico: una consolle portatile, giochi in plastica, mobili cubici e lampade da comodino usate per illuminare la scena (una scelta intrigante e molto d’effetto), per non parlare delle musiche, dall’elettronica fino ai Motörhead.
Interessante la scelta di invertire i ruoli di spalla comica e capocomico a metà spettacolo, trasformando il serio in combinaguai e viceversa, creando un’evoluzione nei personaggi e rendendo lo spettacolo più profondo di una semplice esibizione di bravura nel Juggling.
Quello che rimane uscendo dal teatro è una piacevole sensazione di divertimento e un po’ di nostalgia per quel modo di giocare, litigare, fare la pace tipico dei bambini che forse ci siamo lasciati alle spalle, ma che ci permetteva di esprimerci liberi dalle sovrastrutture. La generazione dei millennial viene spesso accusata di essere vittima della sindrome di Peter Pan, gli adulti bambini sognatori e capricciosi senza i piedi per terra. Questo spettacolo non ha la pretesa di sfatare questa credenza, tuttavia ci mostra come la semplicità sia una via per la felicità; dopotutto, citando George Bernard Shaw, “L’uomo non smette di giocare perchè invecchia ma invecchia perchè smette di giocare”.
LES OBJETS VOLANTS (FRANCIA)
POPCORN
scritto e interpretato da
Jean-Baptiste Diot et Jonathan Lardillier
scene e luci Jonathan Lardillier