Una morte bianca, scintillante. Laura Curino al Teatro Verga di Catania

Una morte bianca, scintillante

Laura Curino in ‘Scintille’

Tre postazioni e una  voce narrante. Inizia la Via Crucis delle operaie perite nell’incendio che divampò per oscure ragioni a New York il 25 Marzo del 1911 in una fabbrica TWC  produttrice di camicie. 146 donne vi trovarono la morte. Al processo nessuno dei dirigenti fu ritenuto responsabile.

Dopo il  debutto al prestigioso festival di Borgio Verezzi  e nel 2012 allo Stabile di Genova, “Scintille” di Laura Sicignano, spettacolo di apertura del Teatro Stabile catanese, fa rivivere la strage per bocca delle protagoniste di quel dramma umano. A raccontare il viaggio senza ritorno delle poverette, chiuse come topi in gabbia dai padroni, per impedirne l’uscita precoce, è Caterina Maltese  con Lucia e Rosa, le sue figlie. La madre, dilaniata dal senso di colpa, è scampata all’incendio, lei, solo lei, per essersi istintivamente rifugiata nella terrazza salendo per una scala antincendio. Le figlie no. Morte come le disgraziate compagne, per la maggior parte giovani immigrate, in quella terribile giornata dove le ingiuste e deprecabili condizioni delle lavoratrici divennero un rogo ineludibile, di cui si serba memoria nell’archivio degli annali e che  diede origine, insieme ad altre circostanze, alla festa della donna.

Laura Curino in ‘Scintille’

Il  talento di Laura Curino, icona del teatro civile, si dispiega in tutta la pièce. La sua Caterina, dimessa e lontana dalla coscienza di classe, si muove materica e concreta tra elementi  scenografici evocativi ed essenziali del mondo operaio, dando vita al dramma e conferendo spessore e sostanza a un testo e a una regia che ha privilegiato il taglio affettivo ed intimistico, attraverso una tensione lieve e costante. Dal viaggio verso la terra promessa, l’American dream, miraggio di benessere e felicità, alla schiena curva delle operaie sfruttate intente sulla macchina da cucire per confezionare il più velocemente possibile una camicia, alle prime lotte sindacali, alla scintilla da cui divampò il grande incendio, fino al disperato e accorato appello della Mater tra le due  bianche camicie crocifisse alle postazioni: “non dimenticate le mie figlie”. Ritornerà, forte e infaticabile, alla macchina da cucire.

Nello spazio circoscritto  e semibuio della fabbrica e della memoria, cullato da canti di lotta e ninne nanne, si incide così la misera vicenda di Caterina, delle sue figlie, delle donne morte in quei fatidici 18 minuti. Il pathos drammaturgico scorre sulla voce quieta e quasi spenta della narratrice adagiata  sul piano del momento storico che di lì a poco avrebbe visto le donne alla ribalta della storia: Scintille in un mondo che cambia.

SCINTILLE

Testo e Regia  Laura Sicignano

Ricerca storica Silvia Suriano

Musiche originali Edmondo Romano

Scene Laura Benzi

Costumi  Maria Grazia Bisio

Disegno luci Tiziano Scali

Con Laura Curino

Produzione e allestimento Teatro Stabile di Catania

Al Teatro Verga fino a Domenica 14 Ottobre