Bigodini e trucco sbavato per una mafia al femminile
Per la rassegna itinerante del Teatro Stabile ALTROVE 2018
Sono inequivocabilmente donne, sciatte, rozze, laidamente truccate e vestite, ma donne. Casalinghe frustrate. Parlano al maschile imitando i gesti, la mimica dei mafiosi. L’atto unico con sei personaggi in cerca di sorrisi “Mafia Pride” è una tragicamente divertente pièce al vetriolo, dedicata allo snocciolamento della ridicola, incredibile nonché parossistica parata delle nefandezze della famigerata mafia, accompagnate da musiche da discoteca perversamente a tutto volume, resa ancor più ridicola dalla mimica stentorea dei gesti olografici della violenza che dalle minacce passa ai fatti, in una sequenza dove a velocità parossistica e ininterrottamente le casalinghe-mafiosi raccontano le efferatezze compiute, fatti e nomi veri ricavati dagli atti processuali del maxi processo, in un carosello tragicomico sostenuto da un ritmo incessante, in una scenografia asettica e luminescente, dove il sorriso nel finale si vela di commozione e sdegno davanti alle foto strazianti di bambini, vittime innocenti della mafia, che raccontano la loro fine, e ai video con la voce e le immagini traballanti degli immancabili grandi inquisitori del fenomeno mafioso, trucidati spietatamente da Cosa Nostra ed entrati nella leggenda: Falcone e Borsellino.
L’argomento mafia, arma a doppio taglio per un teatro civile, nel testo agghiacciante del giornalista e drammaturgo Salvo di Giorgio, nella regia coesa di Giampaolo Romania trova la forza di una rivisitazione dei mafiosi, dei loro rituali, dei loro codici, resi ridicoli dai panni muliebri di sei scatenate, effervescenti e potenti lady in ciabatte. Sganciata dalla facile retorica o da certe ripetitive commistioni di crudezza e sarcasmo, “Mafia Pride” attraversa un contenuto terribile e devastante con la forza e la solidità della voce delle donne che possono ancora cercare una via di riscatto per una terra offesa e vilipesa.
MAFIA PRIDE
di Salvo Giorgio
Regia di Giampaolo Romania
Con Anita Indigeno, Carla Cintolo, Leandra Gurrieri, Lella Lombardo, Milena Torrisi, Giuseppina Vivera
Musiche di Salvo Giorgio
Video Mapping Pixel Shapel
Audio e luci Salvo Lauretta
Costumi e allestimento Teatro Stabile di Catania con Spazio Naselli- Comiso
Produzione Teatro Stabile di Catania
Alle Ciminiere di Catania dal 13 al 16 e dal 20 al 23 Settembre