Ballando con Fedra e Ippolito nell’America degli anni ’50
Aggressiva e nostalgica mise en scène della tragedia di Euripide, questo adattamento di Ippolito di N. Alberto Orofino solletica e curva al tempo stesso le spalle, la testa, il cuore.
Accolto da un infaticabile Silvio Laviano, qui ballerino improvvisato che invita i nuovi arrivati ad accomodarsi e ogni tanto a danzare sulle note di celebri canzoni degli anni ‘50, siedi divertito davanti a questo scanzonato avanspettacolo dietro cui però si cela la cifra inconfondibile del giovane e talentuoso regista: stuzzicare il gioco del teatro porgendolo con apparente leggerezza, tra tagli audaci del testo, innovazioni e spunti creativi drammaturgici spiazzanti e sotterraneamente crudeli, fino a svelare il putridume celato tra un sorriso e una smorfia. Sei bloccato sulla sedia e al tempo stesso vorresti schizzarne via, per scrollarti di dosso quell’inquietudine sottile che percorre tutto lo spazio scenico inevitabilmente coinvolto e sconvolto, tra musiche, ironie, grottesche scenografie minimaliste, recitazioni da manuale in puro stile Actors Studio che sterza improvvisamente verso un modernismo inatteso e viceversa. Impotente assisti a una tragedia fino a poco prima insospettabile che si consuma sotto i tuoi occhi. Proprio come nella vita che, mentre sorridi ignaro, ti sferra un pugno in pieno stomaco.
Complice, nera di faccia e di cuore, un’inedita, esilarante Luana Toscano, Afrodite in calzamaglia nera e guèpiere rossa, nemica di Ippolito, devoto unicamente alla casta Artemide, tracima l’insana passione di Fedra – una intensa, inarrestabile Egle Doria – per il casto figlio del marito. Fedra, Ippolito, Teseo. Grandiosa triade infernale che si veste della furia della scabrosa passione. Di lei per il figliastro che cercherà invano di sedurre, di lui per la castità assoluta e misogina che lo porterà al rifiuto e alla sua rovina, del marito-padre in preda alla feroce gelosia e all’odio per il figlio, calunniato da Fedra. La folle d’amore per vendicarsi si dichiara stuprata dal figliastro nella lettera d’addio. La morte scenderà inesorabile sull’infelice famiglia caduta in rovina per un capriccio della dea dell’amore.
Suicida per la vergogna e il disonore Fedra, dilaniata dal conflitto tra l’etica e il desiderio. Ucciso da un mostro inviato da Poseidone, invocato da Teseo reso pazzo di gelosia, il giovane Ippolito, interpretato con algida, asciutta e calibrata veemenza da Gianmarco Arcadipane. Vedovo e privato del figlio, scoperto ormai troppo tardi innocente, Teseo (il vibrante Silvio Laviano, già coro nella complessa performance) sprofonda nella desolazione. Miserabile la vita degli uomini, travolti da emozioni e azioni nefande, diranno le due spietate dee, ridacchiando mentre escono a braccetto di scena.
Tennesse Williams, Eugene O’Neill, evocati dagli abiti, dalle musiche, dall’interpretazione di un cast collaudato, duttile e coeso, complice e potente, vagolano, fantasmi di un’America perbenista e razzista. Le loro lunghe ombre le vedi affacciarsi alla ribalta, portate in volo dal testo di un grande tragediografo come Euripide, rivisitato con mano felice, dando vita a una tragic comedy di sapida attualità, che marcia in una tensione costante, senza mai perdere il passo. Atteso dopo un’anteprima nazionale a Sperlinga, l’Ippolito, secondo Orofino, taglia il traguardo di una rassegna all’insegna della qualità.
Con Magie d’Estate l’amministrazione di Misterbianco, presso lo stabilimento Monaco, ci ha regalato davvero momenti magici, tra concerti, teatro, presentazione di libri, tutti all’insegna del non convenzionale. Con un cartellone di nicchia, ma dalla fruibilità accolta e apprezzata anche dai non addetti ai lavori, la rassegna si concluderà domenica 12 Agosto con un ultimo, raffinato spettacolo: Schifo di Schneider, con Fiorenzo Fiorito.
*
IPPOLITO
di Euripide
Traduzione, adattamento e regia di N. Alberto Orofino
Con
Egle Doria, Silvio Laviano, Luana Toscano, Gianmarco Arcadipane
Scene e costumi Vincenzo La Mendola
Assistente alla regia Gabriella Caltabiano
Produzione Associazione culturale Madè in collaborazione con Teatri di Pietra-
Sicilia 2018
Di Cortile in Cortile. Magie d’estate 2018.
Rassegna a cura di Antonio Biuso e Giuseppe Condorelli
Allo Stabilimento di Monaco. Misterbianco
Lo spettacolo sarà replicato Il 18 e il 19 Agosto al Castello Ursino di Catania