Laura Sicignano nuovo direttore del Teatro Stabile di Catania

Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena…”. La rinascita del Teatro Stabile di Catania

Laura Sicignano

 

Nel corso dell’attesa conferenza stampa di Sabato 17 Febbraio al Teatro Verga di Catania sono stati resi ufficiali due promettenti traguardi per il tormentato destino del Teatro Stabile di Catania: l’imminente risanamento dei debiti pregressi e la presentazione ufficiale del nuovo direttore, Laura Sicignano, tra applausi e citate polemiche.

Illustrato da Carlo Saggio, presidente dell’Ente, il piano di risanamento prosegue sulla linea del progetto del commissario Pace, in attesa del provvedimento del Tribunale in relazione all‘estinzione del debito complessivo di tredici milioni di euro che consentirà di accedere operativamente al Ris, per procedere al saldo dei creditori.

Alla presentazione del nuovo direttore, Laura Sicignano, è stata dedicata la seconda parte della conferenza, fitta di rappresentanti della stampa, del personale del Teatro, di attori e simpatizzanti dell’Ente.

Scelta significativa per la sua modernità innovativa. Milanese di nascita, genovese di adozione, la Sicignano, “prima donna a dirigere questo Teatro Stabile” tiene orgogliosamente a precisare Caterina Andò, addetto stampa dell’Ente, l’ha spuntata su Moni Ovadia e su altri 57 concorrenti. Tralasciamo le inevitabili polemiche sulle appartenenze politiche per concentrarci sul “roseo” percorso della rampante Laura, dotata di un curriculum in ruolo e di tanta voglia di cavalcare la tigre teatrale catanese. Non conosce la città, né tantomeno la sua realtà teatrale, ma si dichiara pronta a conoscerla, chiede collaborazione per trovare soluzioni innovative, coniugando le forze del territorio già affermate e consolidate con i nuovi talenti.

Largo ai giovani dunque, avanguardie che aprano dinamicamente Catania alla realtà stimolante del teatro, forza centripeta che porti le varie classi sociali a contatto con questa ricca esperienza. Già attrice, pluripremiata regista, fondatrice e direttrice del teatro “Cargo” di Genova nel 1994, si presenta come una donna dal carattere volitivo e dal taglio metropolitano, dotata di energia, coraggio, competenza e di un savoir faire che sicuramente non significano acquiescenza. Nuova del territorio, forse per questo più lucida nel dirigere un ginepraio ricchissimo di talenti, più disposta a discernere, senza pregresse conoscenze, o forse per questa estraneità meno efficace e disorientata come fanno supporre alcuni interventi vagamente polemici?

Ai posteri l’ardua sentenza… Noi proponiamo una fiducia corroborata dalla prudenza, certamente da verificare in action, ma che dalle prime impressioni e dalle competenze dispiegate sembra ben riposta.

La realtà del Teatro Stabile di Catania, dopo una lunga crisi che sembrava avere annientato la sua presenza e la sua centralità nel territorio catanese, riprende il cammino del suo arduo e importante ruolo culturale, sociale, umano. Che questo delicato compito sia stato affidato a una donna, al di là degli scontati compiacimenti, al di là delle polemiche, ci fa ben sperare in questa volontà di rinnovamento.

A migliori destini.