Iniziative
CUCINA E OSPITALITA’ SI FANNO ARTE
Chi si trovasse in genuflesso e grato pellegrinaggio in quel qodesh haqodashim del teatro italiano rappresentato dalla Pergola di Firenze, non dovrebbe perdere l’occasione di concedersi una sosta nel piccolo ristorante “Il Cinto. Cucina in Torre”, situato nella medievale Torre Donati in via Matteo Palmieri 35-37/r (tel. 055. 245430 www.cucinaintorre.it e-mail info@cucinaintorre.it), a pochi passi dal venusto teatro.
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Il viandante si troverà immerso in elementi di arredo che riportano in vita atmosfere toscane old style con un’autenticità che pensavamo perduta per sempre, almeno nella zona centrale. L’elegante essenzialità degli interni nulla concede all’orrido “colore locale” che tanto eccita l’immaginario stereotipato delle mandrie umane in scomposta transumanza dal Midwest all’Europa. Marmo, legno, ferro battuto, cotto, pareti piastrellate, bianche e lucenti, sono la cornice perfetta per delibare lentamente le pietanze preparate dalla brava chef Silvia.
Tutte le materie prime sono pregiate e freschissime, ma soprattutto cucinate con un’arte e una cura (e un’attenzione ai minimi dettagli) così estreme da rendere ogni piatto sorprendentemente leggero e ricco di profumi equilibrati. In particolare, la vellutata di ceci, servita in una terrina con aghi di rosmarino, un’ombra di pepe nero e cubettini di pecorino (accompagnata da mezzo calice del loro Chianti classico, dal corpo austero, con un retrogusto appena amaro), può essere considerata una delle forme della felicità. Avrebbe sicuramente ottenuto l’approvazione dell’Ingegner Gadda, alias don Gonzalo Pirobutirro.
Last but not least, l’avventore avrà il piacere di conoscere l’affabile, sobria compitezza di Lorenzo, responsabile del servizio ai tavoli, che a fine pasto gli porterà un caffè nel bicchierino di vetro, insieme alla ciotoletta bianca degli zuccheri assortiti. Il tutto deposto su un piccolo, commovente tagliere rettangolare di legno.
luciatempestini0@gmail.com