Per il contributo critico informativo ringraziamo Rosanna Buccerio – Rivista Cultura e Spettacoli, Molfetta Selectd
Arti visive
SEGNI TRACCE MEMORIE
Cirilli, Simoncelli, Tibaldi e la loro visione di arte
Molfetta (Bari) Sala dei Teamplari
Evento artistico promosso dall’Associazione “Arte verso Arte” e dell’Associazione archeologico-culturale “Antiqua Mater”. Patrocinio del Comune di Molfetta.
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Si è inaugurata sabato, 14 maggio ore 19.00, presso la Sala dei Templari a Molfetta, la mostra evento con opere degli artisti Anna Cirilli, Piero Simoncelli, Roberto Tibaldi, promossa dall’Associazione “Arte verso Arte”, con la collaborazione dell’Associazione archeologico-culturale “Antiqua Mater”, con il patrocinio del Comune di Molfetta. La mostra “Segni – Tracce- Memorie” sarà aperta al pubblico sino al 28 maggio dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 21. — con Piero Simoncelli e Associazione Antiqua Mater.
Intendiamo quindi presentare, nell’ordine, tre poliedrici artisti della forma e del colore: Anna Cirilli, originaria di Molfetta e operante a Roma; Piero Simoncelli, artista romano; Roberto Tibaldi, brasiliano. Tre realtà e modi di vivere, di interpretare, unite da un unico interesse, quello della ricerca artistica contemporanea. Da queste originali peculiarità espressive nasce la mostra evento “Segni- Tracce- Memorie”, inaugurata nei giorni scorsi nella suggestiva cornice della sala dei Templari, con la collaborazione dell’Associazione archeologico culturale “Antiqua Mater”. La mostra è stata curata dall’archeologa Antonia Sciancalepore e dalla associazione “Arte verso l’Arte”.
Ogni artista sulla tela, nelle proprie installazioni parte da un segno, che dopo un lungo studio interiore si trasforma in traccia, per diventare memoria. E’ un susseguirsi di colori, di luci e ombre, i primi lavori partono dalla tela bianca per gli artisti Simoncelli e Cirilli, ma poi evolvono verso altre prospettive, verso altri spazi, da una costante ricerca nasce la voglia di lavorare sul sughero, piuttosto che sulla tela grezza, sulla juta.
Simoncelli si riconferma pioniere di una ricerca che dalla forma porta alla memoria ed è per questo che, oggi, egli può essere iscritto in quella sorta di agorà intellettuale di area romana. A spiegarci la sua ricerca è proprio l’artista «questa mia scelta di utilizzare la juta nasce da una costante ricerca che faccio per ogni mio lavoro, la tela bianca non mi suscitava più emozioni, non riusciva a far trasparire le mie emozioni, voglio essere io con la mia introspezione a dare il bianco alla tela, dove i miei segni diventano traccia per diventare memoria». Dentro questi materiali di luce e colore vive intensamente il tempo di una coscienza personale e collettiva partecipe della ricerca artistica contemporanea.
Anna Cirilli, nativa di Molfetta spetta il compito di presentare la mostra evento, «la mostra- dice l’artista- è all’insegna della ricerca contemporanea, sono trattati temi sociali con il filtro dell’artista».
Nel percorso artistico alla sala dei Templari possiamo trovare opere che spaziano dalla reinterpretazione delle antiche porte molfettesi, presenti sui cantieri, alle opere romane, al mare pugliese, ma anche installazioni che riportano il visitatore in altri luoghi oltreoceano, in un mondo lontano all’interno della foresta amazzonica con l’artista italo brasiliano Roberto Tibaldi, che richiamandosi alla proprie origini permette al visitatore di guardare con occhi nuovi la cultura delle tribù amazzoniche, ma più in generale del brasile.
Carico di una forte personalità artistica e di toni netti e decisi, il lavoro di Tibaldi è certamente il risultato di attente meditazioni oggettive basate sull’analisi del costituente il reale, e sul rapporto con la materialità dello stesso oggetto. La materia dialoga con il contenuto e ne evidenzia le caratteristiche, impreziosendo ancor di più la narrazione.
E’ un lavoro costante di ricerca quello dei tre artisti, per una mostra evento suggestiva, che lascia molto spazio all’interpretazione personale e a varcare confini inesplorati del proprio essere.
L’amore per l’arte si evince da ogni pennellata. Ogni quadro, ogni tela, cattura il visitatore e lo trasporta in un altro mondo, non solo quello dell’artista, ma quello che richiama al proprio vissuto personale, alla propria sensibilità di fronte ad un’opera d’arte.
Sarà possibile vistare la mostra sino al 28 maggio dalle ore 10 alle ore 13, e dalle ore 17 alle ore 21.